Una truffa a danni di banche e società finanziare attraverso l’uso di carte di credito clonate, con esercizi commerciali del Nord Italia come vittime. A metterla in atto sarebbe stata un’associazione a delinquere ramificata in sette regioni italiane e con base in Sicilia. La Guardia di finanza di Siracusa, su delega della locale Procura, oggi ha eseguito un’ordinanza nei confronti di undici persone, accusate di associazione a delinquere.
Oltre cento i finanzieri impegnati in 14 province, per eseguire arresti e perquisizioni. Le indagini, coordinate dal procuratore capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano, sono partite da una complessa vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe agli istituti bancari della provincia aretusea. Ma si è allargata a macchia d’olio, facendo luce sulla rete di complici e riuscendo a individuare i vari compiti.
A Catania si trovava un centro per la gestione informatica; ad alcuni degli indagati invece spettava il compito di individuare nel nord Italia titolari di esercizi commerciali dove utilizzare le carte clonate; a questi si aggiungevano tecnici e responsabili della logistica; e infine titolari di esercizi commerciali compiacenti.
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