IL COMMISSARIO DELLA SOCIETA’ REPLICA A UN ARTICOLO DE IL GIORNALE. E PRECISA DI NON AVER RICEVUTO ALCUNA RICHIESTA DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI
“Vorrei informare correttamente e tempestivamente i siciliani di quanto sta accadendo in Sicilia e-Servizi, visto che, spesso purtroppo senza nemmeno essere interpellato, leggo notizie equivoche, stravolte e in qualche caso addirittura false”.
Comincia così il comunicato stampa diffuso dal leader di Azione Civile, Antonio Ingroia. Tema: Sicilia e-Servizi, la società della quale è commissario.
La precisazione di Ingroia arriva dopo che ieri Il Giornale – il quotidiano della famiglia Berlusconi – ha provato ad attaccarlo, facendo un autogol. Perché, in realtà, alla fine ha fatto solo riemergere un passato di pochissime luci e moltissime ombre. Dove, invischiati, potrebbero esserci esponenti politici che sono stati e potrebbero ancora essere vicini al Cavaliere.
“Quello che sto vedendo, da quando sono stato nominato dal Presidente Crocetta Commissario di Sicilia e-Servizi – dice Ingroia – va al di là di ogni immaginazione, frutto di una dissennata politica regionale che negli anni passati ha ingrassato gli interessi privati e depredato le ‘casse’ regionali. Il tutto a spese dei siciliani e, cosa più grave, mettendo a rischio la tutela della salute dei cittadini”.
“La Sisev, la società privata che da qualche settimana non fa più parte di Sicilia e-Servizi ma non ha ancora completato il passaggio di consegne – dice il leader di Azione Civile – due giorni fa ha improvvisamente comunicato l’intenzione di interrompere i servizi di cui ancora si occupa (tra i quali alcuni servizi essenziali di pubblica necessità come il funzionamento del servizio 118 e dei centri di prenotazione nei presidi ospedalieri) se non le viene riconosciuta una cifra di oltre tre milioni di euro per continuare a gestire il servizio per altri sei mesi. Il tutto, vorrei precisare, dopo aver ricevuto in questi anni, una cifra di circa 120 milioni di euro. Sono veramente indignato”.
“Di fronte all’ennesimo ricatto del ‘prendere o lasciare’ – prosegue Ingroia – dove i veri ricattati sono i siciliani, ho immediatamente richiesto a Sisev il passaggio definitivo delle consegne (chiavi d’accesso, password e tutto quanto serve per la garantire la gestione del servizio) per poterci occupare del servizio direttamente noi, avvalendoci dei più qualificati neoassunti di qualche giorno fa. Tuttavia ho ricevuto un rifiuto sprezzante, ed allora ritenendo che potesse profilarsi un’inaccettabile interruzione di pubblico servizio, ho informato nel tardo pomeriggio di ieri il Prefetto di Palermo, il quale ha immediatamente convocato una riunione in esito alla quale è stata, per il momento, assicurata da Sisiev la continuità dei servizi. Almeno fino alla prossima settimana, e cioè fino ad una riunione già fissata – spero l’ultima – per definire tempi e modalità del completo passaggio di consegne da Sisev a Sicilia E-Servizi, riunione a cui parteciperà anche il Presidente Crocetta”.
“Abbiamo quindi evitato lennesimo ‘blackout informatico’ – fa sapere il commissario di Sicilia e-Servizi – che avrebbe messo a rischio servizi essenziali per la tutela della salute dei siciliani. Ma la situazione non si stabilizzerà finché non si uscirà dalla fase di transizione nel passaggio da società mista a società interamente pubblica e a regime. E finché non accadrà, affronteremo con tenacia, fermezza e tempestività, ogni eventuale emergenza e respingeremo ogni tentativo di ricatto che metta a repentaglio la tutela dei siciliani. E di tutto ciò terrò informata l’opinione pubblica”.
“Per lultimo episodio, accaduto appena ieri – aggiunge Ingroia – ringrazio il Prefetto che ha avuto la sensibilità di percepire immediatamente la gravità del problema, cioè linterruzione di prestazioni essenziali per i cittadini siciliani, e di aver contribuito in maniera determinante a superare lemergenza. Intanto, continua l’impegno dei lavoratori di Sicilia e-Servizi, e martedì si insedierà una Commissione di esperti da me nominati che vaglierà i requisiti di affidabilità e competenza dei dipendenti neoassunti”.
Si tratta dei 76 dipendenti di Sicilia e-Servizi venture (Susiev) che sono stati assunti a tempo determinato da Ingroia presso Sicilia e-Servizi.
“Infine – prosegue la nota del leader di Azione Civile – vorrei precisare di non avere ricevuto alcuna richiesta di documenti dalla Corte dei Conti sulla recente proroga temporanea del contratto di assunzione del personale, già dipendente della Sisev”.
“Ho appreso di un’eventuale iniziativa della Corte dei Conti soltanto dalla lettura di qualche giornale – conclude Ingroia -. Se dovesse arrivare, sarò ovviamente a disposizione della magistratura contabile per essere ascoltato e fornirò tutta la documentazione necessaria, anche segnalando tutte le anomalie finora riscontrate nella passata gestione, ma, al momento, ripeto, non ho ricevuto alcuna comunicazione”.
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