Costume e società

In Sicilia solo i vip possono farsi il bidet: la siccità non è emergenza, ma ingiustizia sociale

Diletta Leotta, in Sicilia, si è fatta il bidet. Anche il suo neosposo Loris Karius, in Sicilia, si è fatto il bidet. E così Michelle Hunziker ed Elisabetta Canalis si sono fatte il bidet. Persino Chiara Ferragni si è sciacquariata a dovere. Ma non solo al matrimonio della Leotta l’acqua si è espressa nella sua meravigliosa imitazione del suono della risacca. Anche Barbara D’Urso, in Sicilia, si è lavata la patata. E persino Andrea Agnelli, avanti e indietro, ha avuto la gioia, a Palazzolo Acreide, di rinfrescarsi le parti intime. Mentre i poveri cristi siciliani sono alle prese con la siccità e a loro sono vietate le abluzioni alle parti intime.

Per una qualsiasi Donna Ciccina o Mastru Alfio, niente bidet. Niente bidet per i pastori dell’entroterra costretti a macellare le bestie per non farle morire di sete. Niente bidet per chi ha preso una casa vacanze o un b&b. Sapete dove potete mettere a mollo i gioielli di famiglia o i caveau? Negli alberghi a quattro o a cinque stelle. Se hai soldi, hai il pacchiarello o il pisellino felici. Se sei povero, puoi fetere. La Sicilia, terra di ingiustizia sociale, dove l’amico del politico ha sempre un trattamento speciale, dove la raccomandazione serve a farti avere quelli che sarebbero i diritti fondamentali (ma te li tolgono apposta, così per averli devi chiedere e restare grato), sta raggiungendo nuove e altissime vette di disparità di trattamento.

Prima la CNN, adesso il New York Times, consigliano di non venire in Sicilia. Se non sei ricco, ovviamente. E dire che la Sicilia non è scarsa d’acqua, ma mancano le autobotti. E dire che la Sicilia è un’isola in mezzo al mare. Ma mancano i desalinizzatori. E dire che di soldi per la questione idrica (i tubi fanno acqua da tutte le parti) ne sono stati stanziati, ma se li sono sempre mangiati, anzi bevuti. Io, come tutti sanno, sono a favore del Ponte. Ma così sarà un Ponte sul deserto attraversato solo da Ferrari e da chi potrà permettersi di noleggiare cammelli, dromedari e tinozze per frangifluttarsi i culetti. Con le foto su Instagram. Poetiche. Che tu le guardi e ti pare di sentire l’aroma dei detergenti intimi.

Ottavio Cappellani

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