Sgominata asse della droga tra Napoli e Palermo Tra i corrieri un caporale maggiore dell’esercito

A fare da collante tra le organizzazioni criminali di Palermo e Napoli c’era pure un capolare maggiore dell’esercito: è la scoperta fatta in una complessa attività d’indagine, denominata Soldier, con la quale gli agenti della Polizia di Stato hanno assestato un duro colpo al traffico di stupefacenti destinati allo spaccio nelle piazze palermitane. Sono tre le misure cautelari personali, emesse dall’Ufficio G.I.P. di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite da personale della Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Terracina (LT). 

A essere colpito soprattutto il traffico di cocaina, il cui valore commerciale  – se la droga fosse stata immessa nel mercato illecito – avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 600 mila euro. Con l’operazione antidroga della Squadra Mobile di Palermo viene colpita una delle più floride rotte nazionali attraverso la quale lo stupefacente viene fatto viaggiare e giungere a destinazione: una rotta, quella tra Napoli e Palermo, che conferma i buoni rapporti tra le rispettive organizzazioni criminali. 

Vendendo ed acquistando significative partite di droga, le due organizzazioni criminali conquistavano sempre maggiori fette di mercato. I provvedimenti hanno raggiunto i destinatari e sono stati loro notificati sui territori delle province di Napoli, Latina e Foggia. L’operazione è stata contraddistinta da numerosi e ingenti sequestri: a essere coinvolto non era solo l’ufficiale, ma anche alcune donne che servivano a provare a passare inosservati ai controlli. 

Redazione

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