Settembre tra mare e monti in provincia di Palermo Da Cefalù fino ai luoghi più selvaggi delle Madonie

Settembre è il mese in cui le giornate altalenano tra freschi anticipi di autunno e caldi pigri scampoli d’estate. In Sicilia questo è il miglior periodo per approfittare di due stagioni in una sola indugiando sulle spiagge ormai poco affollate dai turisti, per poi rinfrescarsi con una passeggiata in mezzo al verde tra l’odore pungente del sottobosco bagnato e il profumo dei primi funghi. Per la sua conformazione geografica la provincia di Palermo offre un enorme ventaglio di opportunità, con la possibilità di visitare in una sola giornata alcune delle località turistiche più famose in tutto il mondo per poi godere di lunghe passeggiate nei boschi. Ad appena settanta chilometri dal capoluogo siciliano, sospesa tra l’azzurro del cielo e un intenso mare turchino, si trova la cittadina normanna di Cefalù, accoccolata sotto uno sperone di roccia lungo lo splendido litorale tirrenico.

L’elegante perla della provincia di Palermo, meta del turismo d’oltreoceano, mantiene ancora intatto un cuore pulsante, verace e colorato, simbolo della più profonda essenza siciliana. Per accorgersene basta perdersi nel vivace e chiassoso dedalo di vicoli del centro storico e gustare il particolare contrasto tra l’eleganza delle vie principali, costellate di negozi e botteghe raffinate, e il popolare folklore dei vicoli secondari nel loro tripudio di colori dei panni stesi ad asciugare. Oltre a tutti i tesori storici come il Museo Mandralisca e l’Antico Lavatoio, non ci si può lasciar sfuggire una passeggiata lungo la spiaggia del Porto Antico, conosciuto anche come Porticciolo dei Pescatori, un pittoresco porto dove venivano ormeggiate le piccole barche di legno colorate dei marinai del luogo. Oggi ormai rimane soltanto qualche barca tirata a secco e mangiata dal sole, mentre la spiaggia è il ritrovo preferito dei ragazzi del paese che sono soliti venire qui a fare il bagno e a prendere il sole tra una chiacchiera e l’altra.

Imperdibile l’escursione alla Rocca, il promontorio a picco sul mare che sovrasta Cefalù e dove si trovano i resti del vecchio castello. Dalla sua cima si può ammirare da un lato uno spettacolare scorcio su tutto il paese e sulla Cattedrale, mentre dall’altro un incantevole panorama su capo Kalura con il suo susseguirsi di insenature di sabbia dorata, spiagge di ciottoli e mare scintillante. La salita alla Rocca può essere un’interessante escursione per gli amanti della storia, dell’arte e dell’archeologia. È qui, infatti, che sorgono le rovine del Tempio di Diana, una preziosa testimonianza che indica la presenza d’insediamenti urbanistici preellenici nell’area. Ma Cefalù è soprattutto la meta ideale per chi è alla ricerca di mare pulito e spiagge mozzafiato, come ad esempio la spiaggia Mazzaforno e la spiaggia Settefrati, conosciuta anche come Baia dei Sette Emiri. Quest’ultima, molto suggestiva, è circondata dal verde e accarezzata da un mare limpidissimo, con delle rocce che emergono dall’acqua che le conferiscono un aspetto particolarmente selvaggio.

Poco fuori dal centro di Cefalù troviamo, invece, la spiaggia Caldura che, per la sua comoda accessibilità e la presenza di ghiaia sottile è l’ideale per le famiglie con bambini piccoli. Gli amanti della tranquillità e delle spiagge libere, invece, non potranno non amare il mare cristallino di Sant’Ambrogio, poco dopo l’uscita del paese, sulla statale in direzione Messina. La posizione privilegiata del borgo marinaro rende Cefalù una via d’accesso preferenziale al Parco delle Madonie, territorio ricco di bellezze dove la natura aspra e selvaggia è protagonista assoluta. Definite da alcuni la piccola Svizzera siciliana, le Madonie sono un vero e proprio trionfo della natura e paradiso della biodiversità: un paesaggio estremamente variegato che si estende per oltre quarantamila ettari, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina e dove risiedono la maggior parte delle specie animali e vegetali dell’isola. Basti pensare che la flora annovera più della metà delle 2600 specie botaniche presenti in tutta la Sicilia, e circa 150 dei 200 endemismi tra cui l’Abies Nebrodensis che, con i suoi 29 esemplari, è uno dei simboli del Parco. 

E poi ancora sughereti, castagneti, uliveti secolari, splendide faggete, i frassini da manna, le roverelle e gli splendidi agrifogli di Piano Pomo, fino agli aceri di Piano Sempria che si fondono con i paesaggi di nuda roccia di Piano Battaglia, comprensorio sciistico noto in tutto il Mediterraneo. Anche la fauna è particolarmente ricca con le innumerevoli specie di uccelli oltre ai numerosi mammiferi tra cui si distinguono il cinghiale, il daino, la lepre italica, il riccio europeo occidentale e la volpe rossa. Ideale per trekking ed escursioni in mountain bike, il massiccio delle Madonie è formato da rocce calcaree e silicee e, tra le sue numerose e suggestive vette, si trova Pizzo Carbonara (1979 m.s.l.m.) la seconda cima più alta della Sicilia dopo l’Etna. Profili aguzzi e aspri, ripide pareti calcaree, cime tondeggianti ammantate da rigogliosa vegetazione e profonde e lunghe grotte di origine carsica che costellano il territorio, costituiscono la caratteristica principale delle montagne madonite.

In questo suggestivo scenario l’avventura e le emozioni cariche di adrenalina non mancano: la recente riapertura della seggiovia di Piano Battaglia ad esempio consente di arrivare in cima agli impianti sciistici, per poi scendere a piedi o nei percorsi in mountain-bike non senza avere apprezzato prima lo spettacolare panorama che si perde fino all’Etna; un’altra possibilità è quella di trascorrere una giornata tra i percorsi acrobatici del Parco Avventura Madonie e, perché no, magari dormire dentro una tenda sospesa tra gli alberi. Inoltre è possibile effettuare escursioni in 4×4 tra percorsi impervi alla scoperta di itinerari incantevoli e nascosti da una fitta vegetazione come il Bosco di Pietra, la Valle del Lupo, la misteriosa Grotta dei Briganti e concludere con un bel bagno ristoratore nelle acque termali di Sclafani Bagni. Altra attività da non perdere è un’escursione in gommone lungo lo spettacolare canyon fluvio-carsico delle Gole di Tiberio nel territorio compreso tra i Comuni di Castelbuono e San Mauro Castelverde.

Chi volesse aggiungere anche un entusiasmante appuntamento con la scienza può visitare lo splendido Parco Astronomico delle Madonie Gal-Hassin a Isnello. Diretto dall’Agenzia Spaziale Italiana, si tratta del più grande parco astronomico del Mediterraneo e primo planetario astronomico digitale della Sicilia con un cupola di 10 m di diametro, un museo, un laboratorio astronomico all’aperto e ovviamente la stazione osservativa con 12 strumenti di osservazione, e un radiotelescopio. A completare un quadro già talmente ricco di attrattive si inseriscono gli innumerevoli borghi e paesi, che con i loro vicoli intrisi di arte e storie, i monumenti e le numerose chiese costituiscono dei veri e propri gioielli incastonati tra il verde e le montagne di questo lussureggiante angolo della Sicilia.

Michela Costa

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