Un ampio terreno trasformato in una discarica abusiva di rifiuti speciali è stata sequestrata a Nicolosi, in provincia di Catania. A portare a termine l’operazione, su disposizione della procura, sono stati i carabinieri del Nipaaf di Catania dopo indagini che hanno fatto emergere come l’area fosse sistematicamente usata per occultare rifiuti speciali coprendoli con mezzi meccanici (pale gommate ed escavatori). Secondo quanto emerso finora, la discarica abusiva sarebbe stata gestita dai rappresentanti e soci di una nota azienda olearia e vitivinicola della zona che, oltre a dare disposizione ai vari soggetti che dovevano disfarsi illecitamente di carichi di rifiuti e su dove materialmente scaricarli, avrebbero provveduto a nasconderli ricoprendoli con del terriccio. Il tutto sarebbe avvenuto proprio in un terreno limitrofo a quello dell’azienda e di proprietà di ignari soggetti.
Stando agli elementi acquisiti fino a questo momento, sarebbero stati interrati e bruciati anche scarti organici provenienti presumibilmente dall’attività dell’azienda, quali raspi e vinacce residuati dalla
spremitura delle uve e residui della attività di coltivazione e molitura delle olive. Per farlo, sarebbe stato creato un ingegnoso sistema di abbruciamento, interramento e creazione sul terreno di un camino per il passaggio dell’aria che favoriva una sorta di lenta e duratura combustione che, oltre a emettere costantemente fumo e cattivi odori, avrebbe determinato una grande depressione sul terreno per effetto della progressiva consumazione della massa dei rifiuti bruciati. Sono stati notificati tre avvisi di garanzia a tre persone indagate e si è proceduto alla perquisizione dei locali e dei terreni dell’azienda e all’ispezione del terreno.
Qui, usando escavatori in dotazione al comando vigili del fuoco di Catania e con il supporto per attività di campionamento dell’Arpa Sicilia, è stata trovata una ingente quantità di rifiuti speciali interrata (materiale proveniente da demolizioni edilizie, vetri di varia tipologia e spessore, parti di autoveicoli, guaine bituminose, faldoni di documenti, parti di presunto cemento amianto, pneumatici fuori uso, tubi corrugati, rifiuti combusti riconducibili a matrici organiche). Nel corso delle attività sono stati rinvenuti anche una pala gommata e un pick-up che sarebbero stati utilizzati nei mesi precedenti, per lo smaltimento, l’interramento e la combustione di diverse tipologie di rifiuti speciali sul terreno limitrofo all’azienda. L’area è stata posta sotto sequestro così come i due automezzi che sarebbero stati utilizzati per la gestione illecita dei rifiuti e i soggetti indagati per gestione illecita di rifiuti, realizzazione e
gestione di discarica abusiva e abbruciamento di rifiuti.
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