Sequestro di 1,4 milioni a società di recupero rottami Due indagati per utilizzo di fatture false per 5 milioni

Oltre un milione e 400mila euro. Sono queste le somme di denaro e le disponibilità finanziarie sequestrate dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania nei confronti
della Sicilrottami Srl, una società che si occupa di attività di recupero per il
riciclaggio di cascami e rottami metallici rappresentata dagli
amministratori pro-tempore Agatino Di Benedetto (classe 1949) e Silvio Di Benedetto (classe 1983), indagati per il reato di utilizzo di fatture false.

Nello specifico, al fine di
evadere le imposte, i due indagati avrebbero creato dei falsi documenti contabili passivi, autoproducendo fatture d’acquisto, per ridurre gli utili finali della società. L’escamotage sarebbe stato reiterato dal
2012 al 2016, inserendo in contabilità fatture per
operazioni inesistenti pari a oltre 5 milioni di euro a fronte delle quali
il profitto realizzato, pari alle imposte evase, è stato di oltre 1,4 milioni di
euro. 

Le indagini di polizia economico-finanziaria sono scaturite in seguito a una verifica
fiscale eseguita dai finanzieri della compagnia di Riposto. Gli approfondimenti investigativi sono stati estesi poi anche ad altri fornitori della Sicilrottami. Questo ha permesso di
acclarare la falsità delle operazioni
commerciali: fatture false per ridurre la base imponibile su cui calcolare
le imposte Ires. 

A essere stati preventivamente sequestrati sono undici conti correnti bancari, titoli
azionari, obbligazionari, fondi di investimento, quote societarie e beni mobili e
immobili registrati, riconducibili agli indagati, il tutto fino al raggiungimento delle
imposte evase pari a 1,4 milioni di euro.