Trecento chili di eternit nascosti in una macchina e destinati ad alimentare l’ennesima microdiscarica sull’Etna, in area protetta. Gli agenti di polizia del commissariato di Nesima quasi non potevano crederci quando, a un posto di blocco a San Giovanni Galermo, hanno fermato il pluripregiudicato catanese B. B., classe 1980, che sotto a un telo della sua automobile trasportava quell’enorme quantitativo di amianto. L’uomo avrebbe dichiarato di averlo smontato dall’abitazione di un cittadino – di cui però non ha voluto fornire il nome – dietro compenso in denaro.
Ma peggio: il 39enne avrebbe anche dichiarato di essere intenzionato a smaltire il materiale nell’area protetta del vulcano. Quando i poliziotti hanno controllato i suoi documenti, infine, hanno scoperto che non aveva la patente (non l’aveva mai presa) e che la macchina non era assicurata. Alla fine del controllo, lo hanno denunciato per traffico illecito di rifiuti e gli hanno sequestrato il veicolo. L’eternit sarà smaltito dal Comune di Catania.
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