Che succederà nei prossimi giorni a Palermo con il problema dei senza casa che hanno occupato alcuni alloggi di proprietà della Curia arcivescovile della città? L’arcivescovo del capoluogo dell’isola, Cardinale Paolo Romeo, ha chiesto lo sgombero forzato. Il Prefetto avrebbe l’intenzione di liberare le case occupate abusivamente. Anche perché non sembra sia stata prospettata una soluzione: per esempio, un intervento del Comune.
Sulla vicenda interviene Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd di Palermo. «È drammatico – dice Miceli – vedere che per 38 famiglie palermitane, composte da giovani coppie e più di 50 minori, il rischio di trascorrere un inverno per strada sia rimesso soltanto all’eventuale decisione del Cardinale Romeo di non dare corso allo sgombero dell’opera pia Cardinale Ruffini. È evidente che i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale sono stati insufficienti e che le parole tuonate dal sindaco nel mese di giugno («Sono pronto a requisire gli appartamenti e gli alloggi delle opere pie e revocare le concessioni alle associazioni e ai circoli degli amici degli amici per risolvere l’emergenza abitativa di Palermo»), ancora una volta, si sono rivelate proclami irrealizzabili».
«Da mesi – prosegue il segretario provinciale del Pd – l’amministrazione si ostina a non comprendere quanto il Pd sostiene, ovverosia che l’emergenza abitativa deve essere affrontata come problema sociale complesso, identificando in modo certo i nuclei familiari che hanno bisogno di un’immediata sistemazione abitativa e cercando soluzioni concertate con l’esercito, la Regione, lo Stato e tutti gli enti religiosi e privati che possono disporre di immobili idonei ad ospitare i bisognosi. Appena due giorni fa il Pd si è fatto, ancora una volta, interlocutore e portavoce di un simile approccio al problema tanto con l’assessorato regionale alla Famiglia, quanto con la prefettura. E non sono mancate le risposte positive degli interlocutori. Ciò nonostante, non si può non constatare che l’amministrazione Orlando si sia arroccata sul tentato di risolvere il problema attraverso l’affidamento spot di pochi alloggi, tentativo che produce più prime pagine per il Sindaco che soluzioni per il dramma di tanti».
«È per questo – conclude il segretario dei democratici – che il Pd ha aderito al sit-in dinanzi la cattedrale. Non per dare una legittimazione qualunquistica alle occupazioni. Semplicemente perché, dinanzi alla drammatica situazione che stanno vivendo le famiglie di via Castellana, nella speranza che il sindaco capisca di dover affrontare con assoluta urgenza il problema chiedendo la collaborazione di tutti coloro, autorità e forze politiche, che vorranno e potranno dare un contributo concreto, il Pd ritiene di dovere esortare il cardinale Romeo a dare corso ad un ennesimo gesto di bontà, sospendendo e rinviando uno sgombero che, a prescindere dalla sua legittimità, rischierebbe comunque di tradursi in un atto traumatico non solo per gli sfollati».
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