Un biglietto cumulativo per visitare Selinunte, Segesta, il museo del Satiro di Mazara del Vallo e il museo Piepoli di Trapani. Ai turisti sarà sembrata un’occasione ghiotta per fare un tour tra i gioielli della Sicilia occidentale. Ma l’amara sorpresa è dietro l’angolo. Non si tratta di tagliandi cumulativi, ma di un tentativo di risparmio. È quanto denunciano – attraverso un articolo della testata Link Sicilia – alcuni rappresentanti sindacali di diverse sigle legate al settore. «Sono stati consegnati dal dipartimento dei Beni culturali le mazzette di vecchi biglietti di ingresso riciclati, non più coerenti con le nuove politiche gestionali», spiegano. Da qui lo scontro – in alcune circostanze piuttosto vivace – tra i turisti e il personale dei quattro siti culturali.
A trarre in inganno i visitatori sono state le diciture «cumulativa» ormai abolite dal nuovo regolamento. E la questione, alla fine, ricade sull’ultimo anello della catena, come constatano amaramente i sindacalisti. «Il personale delle biglietterie è costretto a subire le lagnanze dei turisti e a prodigarsi in estenuanti e spesso difficili giustificazioni delloperato di un’amministrazione che vuole fare dei beni culturali la leva per il rilancio delleconomia siciliana, ma solo a parole».
[Foto di Dennis Jarvis]
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