Qualche giorno prima delle primarie del centrosinistra, Niki Vendola, aveva definto “gattopardi” gli avversari di Rita Borsellino. Qualche giorno dopo, una volta scoperti i brogli alle primarie (sulle quali la magistratuta sta indagando) il segretario regionale di Sel, Erasmo Palazzotto, ha detto a LinkSicilia, che sulle primarie che hanno decretato la vittoria di Fabrizio Ferrandelli, ci sono “troppe ombre”. Ora le ombre non contano più. E il partito di Vendola, mette da parte i dubbi, e si schiera con Ferrandelli. I percorsi della politica sono strani e poco hanno a che fare con la coerenza. In ogni caso, una vittoria per Ferrandelli che esulta:
Sel è uno dei motori del centrosinistra e può dare un contributo importante allunità della coalizione e alla costruzione della migliori condizioni per vincere le elezioni e ricostruire Palermo. Per questo rispondo con entusiasmo all’appello di Sinistra Ecologia e Libertà in merito alle sue posizioni sulle condizioni politiche necessarie ad immaginare insieme il futuro della città. Ferrandelli, forse preoccupato dalle accuse di spregiudicatezza che si è attirato addosso (sia per l’alleanza con il duo Cracolici-Lumia, sia per avere cantato vittoria mentre la magistratura indaga) ci tiene a sottolineare che per lui la questione etica conta:
Come anticipato ieri rispondendo alle dichiarazioni di Rita Borsellino anche per me diventa dirimente ripartire dalla questione etica, per una sana politica e per la costruzione libera del consenso. Sono coerente con la mia storia politica che mi ha visto già nel 2007 segnalare anomalie nel voto: pertanto io per primo, anche adesso, sul voto allo Zen non posso che chiedere chiarezza e verità, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura.
Quanto ai temi più strettamente politici posti da Sel aggiunge Ferrandelli – trovo indispensabile ripartire dall’accordo sottoscritto dal centrosinistra e avvallato da 30.000 palermitani per costruire una Palermo finalmente umana, accordo rispetto al quale proprio i rappresentanti di Sel hanno finora dimostrato rispetto ed equilibrio. Per questo chiedo di avviare immediatamente un confronto programmatico che rimetta al centro le soluzioni ai problemi della città, dal sociale e welfare, mondo dal quale provengo, alla parità di diritti e opportunità così come ho già chiesto da coordinatore transpartitico del Comitato Esistono i diritti, partendo dall’anagrafe pubblica degli eletti per garantire trasparenza nella gestione della macchina comunale. Mi aspetto, in questo senso, il contributo di tutti coloro i quali, ad iniziare da Sel, hanno a cuore le sorti di Palermo e del centrosinistra.
La sensazione è che Ferrandelli stia provando a scrollarsi di dosso le orme di Cracolici e Lumia. Tant’è che ieri ha ribadito che mai e poi mai farà alleanze con Lombardo (di cui i due sono sostenitori). Ma come farà? Tra i suoi sostenitori c’è la convinzione che il giovane candidato del centrosinistra li abbia ‘usati’, ma che non cederà, se eletto, alle loro pressioni. Sarà cosi’?
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