Scuola XX settembre, bidoni su uscita di emergenza Preside: «Ci tocca spostarli nelle prove d’evacuazione»

Quattro cassonetti della raccolta differenziata bloccano l’uscita di emergenza dell’istituto comprensivo XX settembre di Catania. La porta di sicurezza si trova in via Empedocle, alle spalle dell’ingresso principale della scuola che dà su via Signorelli. L’occupazione della via di fuga da parte dei bidoni della raccolta differenziata «non è un fatto nuovo», dice amareggiata la preside Maria Calì. «Da molto tempo, segnaliamo la pericolosità della situazione all’amministrazione comunale che – continua la dirigente scolastica – non è mai intervenuta sulla richiesta di spostare le pattumiere». Una vicenda definita dalla direttrice della scuola «molto grave». Perché «proprio da quella porta gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale devono scappare in caso di un incendio o di un terremoto», spiega Maria Calì. Calamità che «per fortuna non si sono mai verificate ma ci preoccupano moltissimo ogni volta che, insieme alla Protezione civile, facciamo le prove di evacuazione». 

Occasioni che si verificano non più di due volte all’anno e durante le quali gli uomini del Corpo devono prima spostare i cassonetti e poi attivare la procedura delle esercitazioni antisismiche e antincendio. «Non saprei che dire ma ovviamente, se l’ingresso dell’uscita di sicurezza di una scuola non è fruibile, la cosa è grave», dichiara la responsabile della protezione civile del Comune di Catania Maria Areddia. «In casi di questo tipo, basta segnalare il disguido agli uffici della direzione Ecologia e in breve tempo tutto si risolve», dice la professionista. «Sappiamo che funziona così e abbiamo inoltrato al Comune una quantità di segnalazioni, rimaste inascoltate, che non ci ricordiamo nemmeno quante sono in totale», replica la preside dell’istituto XX settembre. Che aggiunge: «A volte alle lamentele dei genitori non sappiamo cosa rispondere». 

Nella scuola sono presenti studenti di diverse fasce d’età. Ci sono gli alunni delle sezioni d‘infanzia, e delle classi primarie e secondarie. Le aule sono affiancate dalle stanze che ospitano gli uffici della presidenza, della segreteria e dei vari laboratori didattici le cui attività, spesso, si svolgono anche durante il pomeriggio. A complicare la situazione il fatto «che l’area di raccolta alle spalle della scuola, nei pressi dei binari della stazione Circumetnea, è un vero e proprio parcheggio», sottolinea la dirigente. «Personalmente non ho memoria di tutto ciò», ammette a MeridioNews l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata. Che promette: «Domani stesso invierò i tecnici comunali a verificare i fatti e, in caso, provvederemo immediatamente a fare rimuovere i cassonetti della spazzatura». 

Cassandra Di Giacomo

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