Coperte, plaid e maglioni pesanti. Si fa lezione così all’istituto tecnico-economico per il turismo Marco Polo di Palermo. Dopo aver atteso giorni senza che si risolvesse nulla, ieri è iniziato lo stato di agitazione e oggi gli studenti di tutte le classi sono scesi nell’atrio per protesta. «I termosifoni non possono essere accesi – racconta una studentessa – in quanto l’impianto sembra risultare non a norma e siamo costretti a stare in queste condizioni. Nelle classi la temperatura è di circa 10 gradi e di norma dovrebbe essere tra i 18 e i 22». Non è possibile nemmeno portare da casa delle stufe o borse termiche e altri dispositivi elettrici per riscaldarsi: «La presidenza l’ha vietato perché ci potrebbe essere il rischio di un cortocircuito».
Una situazione che va avanti da tempo e che si è acuita con il freddo pungente delle ultime settimane, quest’anno, raccontano ancora gli studenti «il riscaldamento non è stato mai acceso». La protesta di oggi però non è contro la dirigente scolastica, Pasqualina Guercia, ci tengono a precisare gli alunni: «La nostra preside si è mobilitata cercando di ottenere anche un colloquio con il sindaco. La protesta vuole denunciare un problema ormai di grado istituzionale. Abbiamo provato anche a contattare diverse autorità, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e il provveditorato».
Della gestione dei licei si occupa la Città Metropolitana. I responsabili, interpellati da MeridioNews, riferiscono che l’ente si sta interessando al problema.
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