Scontro auto-scooter, ferito 19enne in via Milo «È stato terribile, era tutto sporco di sangue»

«Ho sentito un botto incredibile, un vero e proprio boato. Subito dopo sono uscita e c’era un ragazzo a terra con il volto tutto sporco di sangue». Sono da poco passate le 17 quando uno scooter Honda Sh 300 di colore nero piomba come un proiettile verso il dehor del bar Caffè Milo, nell’omonima via cittadina. Il mezzo è come una pallina da flipper impazzata. Poco prima di finire contro le fiorire in cemento e plastica, che si trovano davanti l’attività commerciale, sbatte violentemente con una Fiat Punto grigia guidata da un uomo. L’auto, secondo una prima e sommaria ricostruzione, scendeva da viale Flemming quando ha sterzato per imboccare via Orto dei Limoni. Il mezzo a due ruote, invece, procedeva in senso opposto lungo via Milo. L’impatto, come testimonia una grossa macchia sulla sede stradale, sarebbe avvenuto proprio dove le due arterie si incontrano.

Non è chiara la velocità e l’esatta dinamica, ma l’unica certezza è che lo scooter è stato sbalzato a quasi 10 metri di distanza. Finendo la sua corsa contro una fioriera bianca, completamente distrutta, che si trovava accanto al bar. Proprio la titolare è stata tra le prime persone a soccorrere il guidatore del motorino. La vittima, un 19enne trasportato d’urgenza in ospedale con codice giallo, non sarebbe tuttavia in pericolo di vita. 

A terra restano i segni dell’incidente. Il ciclomotore senza il portaoggetti posteriore, il sellino piegato in due parti e tanti fazzolettini sporchi di sangue utilizzati per i primi soccorsi. Il centauro per fortuna indossava il casco, rimasto pure quello a terra. La protezione potrebbe essere stata decisiva per evitare conseguenze peggiori. «Per fortuna in quel momento non passava nessuno a piedi – racconta un commerciante della zona -. Il botto è stato molto forte in un incrocio in cui spesso avvengono incidenti e dove bisogna sempre fare attenzione alla corsia riservata al Brt». Una prescrizione che per molti è solo sulla carta: «Tanti la utilizzano come una sorta di corsia d’emergenza con rischi rilevantissimi, anche se in questo caso non saprei dire com’è andata esattamente». Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia, insieme ai vigili urbani. Quest’ultimi impegnati per i rilievi del caso.