Prima lo avrebbe infilato all’interno di cella frigorifera spenta, poi con un cannello a gas avrebbe provato a ustionargli la faccia e successivamente avrebbe cercato di mozzargli le dita. Un personale codice di Hammurabi applicato al mondo della droga e che avrebbe visto come protagonista il 21enne di Scicli Sandrix Vincenzo Musumeci, arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentata estorsione aggravata, per lesioni personali aggravate e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane è accusato di avere cercato di vendicarsi di un presunto furto di alcune piantine di marijuana di sua proprietà. I fatti al centro dell’indagine, scaturità da un’attività investigativa sullo spaccio nel Ragusano, risalgono a maggio dell’anno scorso. Vittima un altro giovane sciclitano. Il ragazzo ha riportato ustioni sulle braccia, in seguito al tentativo di proteggersi il volto, oltre che lesioni derivanti dai calci e i pugni con cui Musumeci loa vrebbe colpito. Il 21enne, inoltre, avrebbe intimato alla vittima di poggiare la mano su un ceppo con l’obiettivo di tagliargli le dita. Una scena interrotta dall’intervento di alcuni conoscenti del presunto giovane ladro.
Musumeci su richiesta della procura di Ragusa, accolta dal giudice per le indagini preliminari, è stato posto ai domiciliari.
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