Le
forti raffiche di vento e la pioggia stanno creando problemi a Sciacca e nel territorio circostante. Nella città saccense il torrente Cansalamone si è ingrossato e ha allagato diverse strade. In via Amendola l’asfalto ha ceduto per l’ennesima volta. La prima, un mese e mezzo fa, quando Sciacca è stata colpita da un’alluvione che non ha dato tregua per due giorni ininterrottamente alla città, causando anche la morte di Vincenzo Bono, l’allevatore travolto dall’acqua e tutt’ora disperso.
Un
fulmine ha colpito il palo che sorregge un semaforo in via Modigliani. La foto è finita sui social network, destando lo stupore e la preoccupazione dei navigatori.
Sotto osservazione anche il
fiume Foce di mezzo che ha superato il livello di guardia mettendo in allerta la frazione Foggia e il fiume Verdura che minaccia la statale 115. L’Anas ha comunicato che è stato provvisoriamente chiuso al traffico il tratto compreso tra il 120,950 e il 117,400 chilometro. Il traffico è deviato sulla viabilità locale.
Problemi anche ad alcuni edifici del centro storico, soprattutto nei
seminterrati. Le squadre dei vigili del fuoco di Sciacca e Ribera sono in giro per la città per fronteggiare le numerose richieste di aiuto giunte al numero d’emergenza. Anche gli addetti della protezione civile del Comune stanno facendo dei sopralluoghi, resi difficili dai numerosi allagamenti che si stanno registrando tra via cappuccini e corso Vittorio Emanuele.
Il sindaco
Fabrizio Di Paola intanto ha lanciato un appello a non uscire di casa. «Vedo troppe auto in giro, prego i miei concittadini di tornare subito a casa, di mettersi al sicuro», ha dichiarato.
La pioggia battente torna a fare paura anche nelle zone di campagna, come in
località Carbone. Si segnalano interruzioni alle linee telefoniche ed elettriche. In campo sono scesi anche i tecnici di Enel Energia e di Telecom Italia per evitare di lasciare isolate le contrade. Il vento e la pioggia si sono abbattuti anche sui tralicci di comunicazione facendo andare in tilt anche il servizio telefonico di solo emergenza che permettere di chiamare i numeri 112 113 e 118. Il servizio, tuttavia, è stato ripristinato e la copertura è ripresa in alcune zone.
La protezione civile regionale già ieri aveva diramato un bollettino di previsioni, in cui metteva in guardia diverse parti della Sicilia a causa delle possibili piogge torrenziali. Nello specifico, gli esperti hanno
previsto allerta rossa per la fascia ionica e l’entroterra etneo.
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