Tre anni e dieci mesi di reclusione. Questa la pena decisa nei confronti di Benedetto Bondì, 28enne di Sciacca, arrestato ad aprile 2012 per estorsione.
L’uomo era stato colto in flagranza di reato mentre ritirava da un negozio di abbigliamento del posto una somma di denaro. Si trattava soltanto di una piccola tranche del totale che nel corso degli anni, e insieme a diversi altri complici, era riuscito a estorcere.
Le minacce di ritorsioni, in caso di mancato pagamento, si accompagnavano alle promesse di utilizzare il denaro per pagare costose cure mediche. Nelle telefonate, un componente del gruppo interpretava il ruolo del malato immaginario, tale professor Politi. Riferimento teatrale dal quale prese spunto anche il nome dell’inchiesta denominata Argante. Dopo cinque anni per Bondì si sono aperte le porte del carcere di Sciacca.
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