Certo è che, la realtà, a volte supera, di gran lunga la fantasia. E spesso, è, splendidamente, ironica. Confessiamolo: mai e poi mai, ci saremmo apsettati che l’ex sindaco di Palermo, Diego Cammarata, noto alle cronache per avere portato sull’orlo del dissesto finanziario i conti del Comune del capoluogo siciliano, un giorno, potesse essere chiamato a fare parte di un team di esperti in tema di finanza pubblica. Ma è successo. Renato Schifani, infatti, palermitano come lui e del suo stesso partito ( il Pdl), nonché presidente del Senato, lo avrebbe chiamato, direbbe Andrea Cammilleri “di persona, personalmente”.
Farà parte del team di ‘esperti’ che valuteranno e analizeranno la legge sulla spending review nell’agenda del governo Monti. In fondo c’è da capirlo, Schifani. Non può abbandonare l’amico. Anche perché, diciamolo pure, con ogni probabilità, le colpe dell’amministrazione Cammarata, per esempio, in tema di precari e di municipalizzate, sono da condividere con tutto il Pdl. Sarebbe ingiusto farle pagare tutte a Cammarata. Quindi, l’ex sindaco di Palermo, comunque, in qualche modo, ora che è ‘disoccupato’ va sistemato. Certo, un incarico meno a rischio ‘ossimoro’ non sarebbe stato male.
La nomina, comunque, e c’è da capirli, fa drizzare i capelli all’Idv:
“Puo’ un ex sindaco commissariato per aver portato al dissesto finanziario la sua citta’ essere chiamato come consulente al Senato per un disegno di legge sui tagli di spesa negli enti locali?”. – Se lo chiede il vicepresidente dei senatori dell’Italia dei Valori e segretario regionale del partito in Sicilia, Fabio Giambrone (nella foto sotto), che chiede al presidente del Senato Schifani di revocare immediatamente l’incarico all’ex sindaco di Palermo Cammarata, “se non vuole che mezza Italia gli rida dietro e l’altra mezza si indigni ulteriormente.” “L’incarico – conclude Giambrone – e’ stato affidato alla persona meno capace di interpretare questo ruolo, al quale e’ stato concesso anche un rimborso forfettario di 1000 euro al mese. Un insulto a tutti gli italiani”.
E non poteva mancare la replica affidata al senatore questore, Angelo Maria Cicolani, che si prende tutto il merito di avere scelto Cammarata: Il presidente Schifani e’ totalmente estraneo alla vicenda Cammarata. Tirarlo in ballo e’ pertanto strumentale e fuori luogo. L’ex sindaco di Palermo fa parte esclusivamente della mia segretaria” dice. “Ho voluto utilizzare nell’ufficio di Questura le conoscenze giuridiche ed amministrative dell’avvocato Cammarata, che conosco ed apprezzo da moltissimi anni – prosegue Cicolani – disponendone il distacco dal ministero della Pubblica Amministrazione presso il Senato, senza aggravi di costo da parte dello Stato”.
“E’ stata una mia decisione – ribadisce – dettata dalla legittima possibilita’ di disporre di questo tipo di collaborazione all’interno del servizio di Questura, come previsto dalla pianta organica. Preciso inoltre, al contrario di quello che dice il collega Giambrone, che il contributo dell’avvocato Cammarata e’ positivo e produttivo.
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