UN MILITANTE DELLA EX DESTRA SOCIALE – LA CORRENTE DI AN ALLA QUALE FACEVA CAPO MUSUMECI – LO INVITA A FARE POLITICA CON GIORGIA MELONI
di Raul Russo
Caro Nello Musumeci,
Ti stimo e ti apprezzo da tempi non sospetti,e in tempi non sospetti sono stati a volte d’accordo con te, altre no.
Non lo fui quando scegliesti di imbarcati nella scelta di uscire di AN, perché ora come allora pensavo che le posizioni si difendono all’interno del campo di battaglia, non cercandone un altro.
E ora come allora penso che la tua forza, la tua capacita’ e il tuo carisma sarebbero stati più utili altrove rispetto all’approdo che sembra sempre più chiaramente delinearsi per la tua parabola politica.
Per carità, tutto legittimo, né voglio unirmi al coro di chi in questi giorni si scambia insulti e contumelie sulla purezza delle altrui scelte.
Solo mi permetto osservare che, dopo che 250.000 persone hanno, senza alcun battage comunicativo, partecipato alle primarie di FDI-AN e più di quattromila hanno partecipato al congresso di Fiuggi, qualche dubbio che quelle percentuali sotto soglia a cui tu accenni, forse sono molto più vicine di quanto pensi.
Forse, prima di finire per ragioni di sopravvivenza in Forza Italia, potreste leggere le posizioni politiche emerse da quelle primarie e da quel congresso, soprattutto quelle sulla fuoriuscita dall’Euro e dal Partito popolare europeo della Merkel. Oltre che sulle primarie come metodo di selezione di classe politica e di governo, per verificare quanto la tradizione politica della Destra sociale e popolare abbia trovato una nuova prospettiva politica.
Forse, prima di rassegnarsi a ritrovarsi nel partito di Miccichè, Dell’Utri, Scajola, Brunetta, Verdini e Santanchè, eccetera, si potrebbe riflettere, mettendo di lato i famosi rancori e i famosi veti incrociati, arrivando alla conclusione che, tutto sommato, meglio cercarsi casa in quella dei Cugini, piuttosto che in quella degli estranei. E soprattutto partecipare alla costruzione di questa casa.
Sono un vecchio-antico, e non riesco a credere che il problema sia la grafica di un simbolo, atteso che quello più importante, cioè la fiamma, è ampiamente presente nel nuovo logo.
Se si voleva e se si vuole , l’ intesa politica si poteva e si puo’ cercare.
Certo, quando leggo che Storace, Poli Bortone e Menia, senza se e senza ma, sostengono il candidato alla presidenza di FI, mentre Fratelli d’Italia-An chiedono di sceglierlo con le primarie, comprendo che le scelte che dovevate compiere probabilmente le avete già assunte. Né posso, da nessuno quale sono, prenderne soltanto atto.
Solo, per cortesia, non si venga a dire che questa scelta salvaguarda la storia della Destra italiana, quanto quella – certamente onorevole e degna – di alcuni uomini che vi hanno militato, alcuni gloriosamente altri meno. E’ cosa ben diversa.
Ma siamo ancora in tempo… Spero.
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