Arriva la sospensione per Matteo Tutino, responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia plastica e maxillo facciale di Villa Sofia, a Palermo. Il primario stamani è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del Tribunale, Giovanni Francolini, al termine di una lunga attività d’indagine avviata nel 2013 e coordinata dal procuratore aggiunto, Leonardo Agueci, e diretta dal sostituto procuratore, Luca Battinieri. A disporre il provvedimento disciplinare è stata la direzione aziendale del nosocomio.
A suo posto arriva, ad interim, il direttore del dipartimento di Chirurgia, Giuseppe Termine, per «assicurare la continuità assistenziale» spiegano dal nosocomio. Il primario risponde di truffa ai danni del sistema sanitario, peculato e falso. Secondo l’accusa avrebbe effettuato nella struttura pubblica interventi di chirurgia estetica, non compresi nei Lea e per i quali non è previsto il rimborso da parte del Sistema sanitario nazionale, che, invece, il medico avrebbe ottenuto, facendo passare le operazioni per interventi legati a patologie. Un’inchiesta che per i parlamentari del Movimento Cinque Stelle all’Ars è solo «la punta dell’iceberg», per questo chiedono al governatore Rosario Crocetta e all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, di riferire all’Ars.
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