Iarmak Vladimir e Yevhen Parhyn sarebbero i due scafisti che hanno trasportato dalla Turchia 84 migranti sbarcati ad Aci Trezza (frazione di Aci Castello) giovedì scorso intorno alle 2.30. Sono indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Secondo quanto segnalato dagli operatori di
Frontex presenti sul posto nell’ambito delle attività di accoglienza dei migranti, i due soggetti sono stati intercettati a bordo di un autobus turistico in transito per le vie centrali di Catania. Nei loro zaini sono stati trovati cellulari, un satellitare, indumenti bagnati e denaro in contante. Sulla scorta degli elementi acquisiti sono stati ascoltati alcuni testimoni, dalle cui dichiarazioni è emerso che i due russofoni sarebbero i componenti di un’organizzazione più ampia. I due uomini avrebbero condotto il veliero da Bodrum (in Turchia), sino alle coste sicule del Catanese.
Dalle dichiarazioni rese dai migranti e dal materiale posto sotto sequestro,
la barca a vela si sarebbe incagliata. Inoltre, è emerso che i trafficanti, approfittando delle situazioni di estrema vulnerabilità dei migranti, per lo più afgani, iracheni e siriani, hanno aumentato i prezzi del viaggio clandestino, chiedendo come corrispettivo 10mila euro a persona. Gli uomini sono stati condotti alla casa circondariale di Termini Imerese e al carcere di Enna. Il gip ha convalidato il fermo e ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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