Centinaia di migranti, svariate carrette del mare e due vittime della tratta sono il bilancio dell’ultima ondata di viaggi della speranza.
Nel giro di appena 24 ore 260 migranti sono stati soccorsi a sud di Lampedusa. Altri 128 hanno raggiunto la costa siciliana nei pressi di Siracusa e un quinto barcone di migranti è stato affidato al soccorso maltese. Nelle 24 ore successive sono stati soccorsi altri due natanti carichi di disperati.
L’ultimo soccorso effettuato dalla Guardia Costiera ha costretto l’equipaggio all’ennesima amara esperienza. Dei novanta disperati salvati due non ce l’hanno fatta. L’operazione è stata impegnativa anche e soprattutto a causa delle condizioni meteo che avevano fatto ingrossare il mare. Pare che i migranti soccorsi fossero stremati e con gli indumenti interamente bagnati. I piú esposti, piú bagnati e forse anche esausti sono morti per ipotermia.
Due giorni utili e il Canale di Sicilia é stato preso d’assalto in tutte le rotte possibili da Africa a Europa. Tra tutti questi migranti, in massima parte profughi sub-sahariani salpati dalla Libia, anche due tunisini con un guscio di noce in resina. La rapida ondata ha coinvolto una intera flottiglia. L’intero dispositivo di soccorso e controllo di stanza a Lampedusa, ben cinque motovedette. Due navi della Marina Militare italiana, la Bettica e la Cassiopea oltre ai mezzi aeronavali maltesi.
Infine ben cinque navi mercantili sono state dirottate in soccorso dalla sala operativa della Capitaneria di Palermo. Una ondata che possiamo definire ampiamente prevista. Lo avevamo giá fatto, qui. Non é chiarovegenza ma più semplicemente la conseguenza dei moti di protesta che nel continente africano stanno nuovamente montando. L’attenzione, anche alla luce dell’orchestrato soccorso degli ultimi due giorni, cade adesso sugli strumenti di cui l’Italia dispone. Tra tagli trasversali che hanno colpito un po’ tutti i reparti, militari e di polizia, e la attuale assenza di fondi straordinari – per eventuali emergenze – dal bilancio 2013 dello stato, il rischio che ne consegue potrebbe essere poco sostenibile. La stessa Lampedusa, avamposto del fronte migratorio africano, dispone oggi soltanto di un centro di accoglienza parzialmente agibile con 250 posti. Giusto il numero di migranti che in Libia riescono senza problemi a “caricare” su un paio di gommoni.
Lampedusa, 142 vite tratte in salvo nellindifferenza generale/IL VIDEO
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