Il movimento delle Sardine fa gola a molti. Sono diversi gli esponenti politici infatti che nelle ultime ore hanno dichiarato di aderire alla manifestazione di #PalermoNonSiLega prevista oggi alle 18.30 in piazza Verdi. L’ultima adesione in ordine di tempo, che ha spinto gli organizzatori a precisare le modalità di adesione all’evento di oggi è quella del Comune di Palermo.
In una nota ufficiale ha fatto sapere che il sindaco Leoluca Orlando ha aderito a nome dell’amministrazione comunale al raduno del movimento spontaneo delle Sardine «sulla scia dei recenti eventi di Bologna, Modena e altre città italiane promuove idee e contenuti multiculturali, aperti, tolleranti e pacifici». E poi scende nel dettaglio: «Il movimento delle Sardine – ha dichiarato il primo cittadino – è un segno importante di vitalità democratica e di voglia di partecipazione attiva che attraversa il paese. Un movimento che in modo significativo ribadisce l’importanza della difesa e della concreta applicazione dei valori democratici costituzionali, contro ogni deriva autoritaria, rigurgiti neofascisti e intolleranze populiste in Italia. Aver posto al centro i diritti di tutti e di ciascuno fa di questo movimento di cittadini, anche a Palermo, un’importante risorsa per proseguire un cammino amministrativo e politico che proprio ai più fragili ha indirizzato la propria attenzione».
L’attenzione mediatica e del mondo politico ha già prodotto i vari distinguo che hanno trovato un loro punto comune nelle parole degli organizzatori palermitani del movimento: «Ovviamente in una piazza pubblica ogni persona in quanto componente della società civile è accettata – spiega uno degli organizzatori, Gabriele Scalia, a Meridionews – il comune di Palermo non si lega al movimento e nemmeno all’evento. Non faremo fare interventi politici a nessuno in coordinamento anche con i ragazzi di Bologna». E poi Scalia ribadisce: «Qualsiasi cittadino può aderire, siamo apertissimi, l’obiettivo è che non diventi una passerella politica ovvero che le figure che supportano la causa non provino a metterci il cappello. Questo già lo avevamo messo nel conto: è uno dei rischi di queste manifestazioni. Non vogliamo strumentalizzazioni, né di una parte né dell’altra, che possano avvelenare il messaggio che stiamo mandando perché se è vero che una dialettica dell’odio ed il ritorno ad un confronto politico educato e costruttivo è l’obiettivo delle sardine, è anche vero che finora nessuno ha saputo catalizzare questa necessità».
Mentre le Sardine mettono i dovuti paletti all’adesione alla manifestazione c’è chi tra le fila della Lega locale, proprio non ci sta a vedere il sindaco in quella piazza. «Ancora una volta siamo di fronte a un’intollerabile presa di posizione ideologica del sindaco Orlando – afferma il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Igor Gelarda – Non è politicamente corretto che il sindaco faccia aderire al movimento delle sardine l’amministrazione comunale. Se vuole aderire a livello personale o vogliono aderire altri consiglieri lo facciano, ma questa è l’ennesima violenza che lui sta compiendo nei confronti dei cittadini di Palermo, che dimentica fin troppo spesso di rappresentare».
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