Sant’Erasmo, riqualificato lo storico porticciolo «Per ricomporre la frattura tra il mare e la città»

Nove mesi di lavori per cambiare il look e anche il modo in cui i palermitani guardano al porticciolo di Sant’Erasmo. Sono terminate le opere di riqualificazione del tratto di lungomare all’altezza dell’istituto Padre Messina, di fronte a piazza Tumminello. Si tratta della prima tranche di lavori commissionati dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, che sono iniziati la scorsa primavera e che sono costati 2,8 milioni di euro.

L’intervento, progettato dallo studio Provenzano architetti associati, si localizza al limite orientale della fascia di competenza dell’Autorità portuale, ed è consistito nel rifacimento della pavimentazione della caletta (riutilizzando ove possibile le basole storiche), la realizzazione di un ampio marciapiede in pietra di Billiemi antistante l’istituto Padre Messina, dotato di nuova illuminazione e con la piantumazione di palme, il restyling del percorso a sinistra dello stesso edificio, con una fontana artistica, un piccolo pendio erboso e la messa a nuovo della scalinata che conduce alla passeggiata a mare. Ed ancora la costruzione di alcune strutture modulari da adibire a servizi di ristoro, che riprendono lo stile già adottato per la passeggiata della Cala. Nello specifico due sono affacciate sull’insenatura: una più grande, a due elevazioni, che sorge al posto di un vecchio padiglione usato dall’istituto Padre Messina, e che diventerà un ristorante (locali già consegnati ai concessionari); e uno più piccolo che ospiterà un urban center, il cui bando è in corso. Così come sono in itinere le procedure per l’affidamento della terza struttura, posta al termine del lungomare del Foro Italico, che sarà una gelateria. Fabbricato, quest’ultimo, fronteggiato da una nuova seduta a mare.

L’area coinvolta del cantiere è di 14mila metri quadrati: sono stati posati seimila metri quadrati di pavimentazione e 1500 metri quadrati di verde. Sono state piantumate undici palme e un migliaio di piante per siepi e aiuole, inoltre è stato installato un sistema TVCC con 30 telecamere. «Questo – spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – è il primo progetto che stiamo realizzando in sinergia col Comune e rientra nella nostra volontà di ricomporre la frattura tra il porto e la città. E’ un intervento che rispetta la memoria storica del luogo, e ora ci impegneremo per prendercene forte cura».

C’è però un neo nella nuova passeggiata di Sant’Erasmo, ovvero la questione ancora aperta dell’impianto di distribuzione carburante che interrompe la continuità dell’intervento di recupero. Fino al 2014 erano addirittura due, poi uno è stato dismesso. Comunque, secondo fonti dei progettisti, mancherebbe solo l’ultima firma prima di potere procedere con la dismissione dell’impianto sopra citato, e quindi con la omogeneizzazione degli spazi. «Palermo – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando – ha otto porti, ma competenze su nessuno di essi. Con la condivisione di visione con l’Autorità portuale la città torna a vivere il mare e si restituisce l’anima alla borgata».

Il presidente Monti assicura che ci sono ancora molte opere in programma, come prevede il piano regolatore portuale, alcune già intraprese come «la demolizione dei silos e delle gru, altre in corso come il restyling della stazione marittima, che verrà ultimato ad ottobre 2020, o la sistemazione del molo trapezoidale. Abbiamo fatto partire 52 cantieri con opere per 280 milioni, e ottenuto 380 milioni di finanziamenti. Intanto è già pronta la progettazione definitiva sia per il recupero del waterfront, che per via Crispi».

«Questa riqualificazione – osserva Nello Musumeci, presidente della Regione – assume un grande significato sia per il recupero infrastrutturale che per le ricadute economiche. Come Regione ci stiamo interessando molto alle opere portuali, specie nelle piccole isole, e infatti abbiamo stanziato dieci milioni per la realizzazione di stazioni marittime in tutti i porti minori, e stiamo lavorando affinché siano attivate già la prossima estate. Inoltre sono stati impegnati 104 milioni per opere infrastrutturali nelle isole minori».

L’Autorità portuale ha previsto anche un secondo stralcio di lavori, sempre a cura dello studio Provenzano architetti associati, che riguarderà la riqualificazione della parte di lungomare del Foro Italico che non fu interessata dall’intervento di Italo Rota (il tratto compreso tra via Lincoln e la parte adesso rimessa a nuovo). Un’operazione che dovrebbe comportare una nuova pavimentazione, la realizzazione della seduta a mare – entrambe in continuità con quelle appena realizzate – e un ombrarium (cioè una struttura leggera tipo pergolato), oltre ad alcune postazioni fitness. Il progetto di questo secondo step è già stato approvato, e ha ottenuto il parere favorevole della Sovrintendenza. I lavori quindi potrebbero partire nei prossimi mesi e durare meno di un anno. 

Massimo Gucciardo

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