Sant’Agata, accordo Comune-Curia per i festeggiamenti Nominato il nuovo capovara, il 35enne Claudio Consoli

Un nuovo capovara, il 35enne Claudio Consoli, e un ente partecipato da Comune e Arcivescovado a reggere le sorti della Festa di Sant’Agata, a partire dal 2015. Con il Comitato dei festeggiamenti «assolutamente confermato, con a capo il commendatore e Cerimoniere del Comune Luigi Maina», afferma il sindaco di Catania Enzo Bianco. Smentite, dunque, alcune voci diffuse nei giorni scorsi. Queste le novità delle celebrazioni per la Santa patrona di Catania per il 2015. «La festa si svolgerà nel più rigoroso rispetto della tradizione – afferma Enzo Bianco – Ma insieme con questo abbiamo sentito la necessità di cambiare alcune cose significative: c’era una situazione da superare a proposito delle responsabilità, individuate in modo non sempre ordinato». 

Il sindaco Enzo Bianco, pur non facendo alcun esplicito riferimento, si collega al risarcimento danni da 900mila euro imposto alla Curia etnea per la morte di Roberto Calì, devoto di Sant’Agata morto in via Sangiuliano nel 2004. Per la sua morte fu condannato quale responsabile l’allora capovara Alfio Rao. «Ci sarà un ente autonomo che sovrintenderà allo svolgimento della festa, con un accordo  con il Comune. E anche il capovara verrà nominato in accordo tra Curia e Comune: sarà Claudio Consoli, scelta ampiamente condivisa».

Il nuovo maestro del fercolo, nato a Catania il 18 novembre 1979, «è un giovane, e anche questo è un segnale per il futuro», spiega Enzo Bianco. Prende il posto di Claudio Baturi, che ricopriva il ruolo da nove anni in sostituzione di Alfio Rao, di cui era il primo collaboratore. E l’incarico è, come dal testo del protocollo letto in Arcivescovado, «limitato solo al 2015, e risponde alle direttive del vescovo e del sindaco».

Una serie di novità che vengono ben accolte anche dal Comitato per la Legalità della Festa di Sant’Agata. Secondo Renato Camarda di Libera, creatore del comitato, «le priorità restano però le stesse: la sicurezza nella festa, con un maggiore controllo dei ceroni, delle Candelore e dell’abusivismo», conclude Camarda.

Leandro Perrotta

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