La raccolta differenziata nella piccola cittadina licodiese è ai minimi storici. Un problema non di poco conto che costa alle casse comunali circa 20mila euro al mese, quasi il doppio rispetto alla somma che sarebbe da pagare in caso di regolare funzionamento del servizio. Negli ultimi mesi del 2017, la percentuale è stata piuttosto oscillante: dal 30 per cento si è arrivati a toccare anche quote minime del 18 per cento.
«Molto dipende anche dal fatto che, per determinati periodi, il centro di compostaggio è stato chiuso – spiega a MeridioNews Nino Mazzaglia, il responsabile rifiuti del comune licodiese – e, in quei casi, si scarica tutto senza differenziare direttamente in discarica. Questa situazione penalizza il sistema di raccolta e, senza dubbio, ha anche un costo eccessivo per il nostro Comune».
A confermare i numeri negativi della differenziata è lo stesso primo cittadino di Santa Maria di Licodia, Totò Mastroianni. «I dati del mese di dicembre sono allarmanti: abbiamo raggiunto ben 34 tonnellate di indifferenziata con costi assolutamente spropositati per le casse comunali». Per invertire la tendenza, l’amministrazione licodiese ha iniziato una intensa attività di controllo su tutto il territorio comunale, sia per le singole famiglie che per gli esercizi commerciali, prevedendo anche delle sanzioni in caso di errato conferimento dei rifiuti con importi stabiliti in base al tipo di infrazione.
Ad accertare il corretto conferimento dei rifiuti saranno i vigili urbani insieme al personale della ditta che effettua il servizio di raccolta, controllando i sacchetti dell’immondizia lasciata dagli utenti davanti casa. «È nostra intenzione riuscire a raggiungere la soglia del 65-70 per cento sulla raccolta differenziata – afferma il sindaco – in modo da poter accedere all’Ecobonus come previsto dalla legge. Invito la cittadinanza – conclude – ad avere una sensibilità maggiore anche tenendo conto del fatto che da questo momento in poi tutto sarà attenzionato maggiormente con controlli continui e assidui».
Sulla questione, l’assessore ai servizi ecologici Antonino La Delfa afferma che «il sistema di calcolo sul presunto della produzione di rifiuti annuale può essere cambiato abbattendo i costi del compostaggio. Le sanzioni saranno applicate anche alla ditta, qualora gli addetti non provvedano a verificare i rifiuti in modo puntuale e corretto».
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