Santa Flavia, disabile fuori da laboratori scolastici «Montascale non funziona e non si può riparare»

«Per fortuna i genitori sono dei leoni, sempre pronti a lottare». Teatro della vicenda la scuola media Karol Wojtyla di Santa Flavia, dove una bambina di undici anni non può frequentare i laboratori o accedere alla sala multimediale perché costretta su una sedia a rotelle. Un problema a cui i genitori erano preparati, visto che già dalle elementari si erano trovati a fare i conti con le barriere architettoniche, come conferma Valeria Balistreri, legale della famiglia. «Ancora prima dell’iscrizione a scuola della bambina, i genitori avevano segnalato il problema, perché purtroppo hanno avuto altre esperienze in precedenza».

Si tratta di «una bambina brillante, affetta però da Sma2 e per questo costretta a stare su una sedia a rotelle molto pesante. La bambina è autonoma, nonostante il suo handicap, ma la sua autonomia si ferma quando si scontra contro queste barriere». La classe della undicenne, che frequenta il primo anno delle medie, si trova al piano terra dell’edificio, «ma tutti i laboratori di scienze, l’aula informatica e quella multimediale si trovano al primo piano – continua la legale – Non ci sono ascensori e  in una delle scale della scuola c’è un servoscala, un carrello elevatore installato nel 2004, guasto da anni».

Da qui la battaglia per ottenere la riparazione del mezzo meccanico. Una battaglia recepita dal Comune, che pure aveva garantito interesse sul tema. «A gennaio dell’anno scorso avevano segnalato il problema all’amministrazione comunale – prosegue Balistreri – L’attuale sindaco, che ai tempi ricopriva la carica di vicesindaco, aveva promesso che si sarebbe adoperato. E a luglio sono state fatte riunioni di servizio con l’impegno di risolvere questo problema». Intanto è iniziato l’anno scolastico e il montascale rimane fuori uso. «L’unica cosa che ci è stata detta – conclude l’avvocata – è che non si può riparare e devono quindi provvedere all’acquisto di un nuovo montascale, ma non si sa né quando né in che termini e per questo i genitori sono pronti a procedere giudizialmente». Intanto a scuola si cerca di fare integrare la bambina il più possibile, tanto da utilizzare un tablet per le lezioni che richiedono l’utilizzo di supporti multimediali. 

Gabriele Ruggieri

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