Sanità, Cga dice no alla nomina di nuovi commissari Restano quelli di Crocetta fino al bando per i direttori

Il governo Musumeci non potrà nominare nuovi commissari nelle Aziende sanitarie provinciali in attesa della scelta dei direttori generali. A dirlo è un parere del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, che risponde a una esplicita richiesta dell’assessore alla Salute Ruggero Razza. «Non è data all’Amministrazione regionale la facoltà di nomina di un’altra figura commissariale in attesa della costituzione dell’elenco nazionale degli idonei», spiegano i giudici a conclusione del documento. Resteranno quindi in carica le figure scelte, lo scorso agosto, dalla precedente giunta Crocetta.

Razza si era rivolto al Cga per valutare la sussistenza di profili di illegittimità delle procedure di nomina, in particolare sotto il profilo del regime temporale di durata dell’incarico e della fonte cui attingere per l’individuazione dei soggetti da nominare. Secondo i giudici, la formula data alle nomine dal governo Crocetta – e cioè «fino alla nomina del nuovo direttore generale della stessa Azienda e, comunque, per un periodo non superiore ad anni tre» – è coerente a quanto dispone la normativa in vigore e non determina vincoli per la nuova giunta. Mentre per quanto riguarda la fonte, il Cga scrive: «Il punto è, quindi, se il mancato aggiornamento biennale renda inutilizzabile l’albo regionale siciliano. La sezione reputa che la normativa applicabile non consenta una risposta affermativa. Il mancato attingimento ad elenchi delle altre regioni non integra alcuna violazione». 

Ad aggiornare questo parere, datato 2 febbraio e spedito il 16 febbraio, è arrivata poco dopo la pubblicazione tanto attesa da parte del ministero della Salute, cioè l’elenco nazionale degli idonei a ricoprire l’incarico di direttore generale di Asp e ospedali. Da cui dovrà attingere anche il nuovo governo regionale. Per fare questo si dovrà procedere a un bando pubblico e verosimilmente passeranno ancora alcuni mesi prima che i nuovi direttori possano insediarsi nelle Asp. «Nel frattempo – ribadisce il Cga –  ciò comporta la sopravvivenza sino a tale momento (e in ogni caso non oltre il limite massimo triennale che comunque impone la nomina del direttore), dell’incarico dei commissari». 

L’assessorato è orientato a attenersi esclusivamente al nuovo elenco pubblicato dal ministero e il nuovo bando sarà a breve oggetto di discussione in giunta. «La pubblicazione dell’elenco nazionale dei direttori generali e il parere reso dal Cga – dice Razza – mi consentono di proporre alla Giunta di Governo l’avvio delle procedure per la nomina dei nuovi direttori generali del sistema sanitario regionale. Per rispetto del Consiglio non sono voluto intervenire fino alla materiale pubblicazione del parere, nonostante fossimo consapevoli della necessità, con la pubblicazione dell’elenco nazionale, di procedere come tutte le Regioni italiane ai bandi di selezione dei manager, come ha fatto la scorsa settimana il Piemonte. La sostituzione dei commissari – continua l’assessore – residuale rispetto alla nomina dei direttori generali, è oggi superata dal nuovo contesto normativo legato all’attuazione della riforma Lorenzin e quella dell’avvio delle procedure di nomina non è l’unica conseguenza dell’entrata in vigore dell’elenco nazionale: i nuovi commissari delle Asp di Caltanissetta e di Enna e quello dell’azienda Papardo di Messina, saranno infatti scelti da quell’elenco. Così la Sicilia sarà, assieme al Piemonte, la prima regione in Italia ad applicare le nuove regole».

Salvo Catalano

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