San Giorgio, viale Rosano resta chiuso al traffico Crepe nell’asfalto e crolli: i dubbi sulla riapertura

Viale Carmelo Rosano, che collega San Giorgio a Librino, si trova al momento in condizioni pessime. Sono presenti varie crepe sull’asfalto e alcuni crolli riguardano il marciapiede e lo spartitraffico centrale. Il Comune di Catania aveva già notato nei giorni scorsi le condizioni critiche del manto stradale, constatazione alla quale si era aggiunta la segnalazione da parte del presidente del consiglio di quartiere della zona.

«Si tratta di un cedimento strutturale che riguarda opere fatte molti anni fa, di conseguenza qualcosa va rimesso in sicurezza», fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici Pippo Arcidiacono a Meridionews. Dopo il sopralluogo tecnico avvenuto nella mattinata di lunedì, l’amministrazione ha deciso di chiudere al traffico il viale, transennandolo. «Ma la gente se ne infischia – prosegue il componente della giunta – e passa ugualmente». Il crollo dello spartitraffico centrale e le condizioni di dissesto in cui versa la strada sembrano essere dovuti alla situazione geologica del sottosuolo. Le ispezioni, però, non sarebbero state in grado di accertarne lo stato e i tempi di ripristino dell’arteria viaria – e di conseguenza della circolazione automobilistica – sono ancora vaghi.

«Ci siamo già attivati per una ricognizione tecnica più specifica dopo i primi controlli, anche perché non c’è un modo per accedere direttamente al di sotto del manto stradale – dichiara l’ingegnere alla direzione Lavori pubblici Corrado Persico – inoltre essendo questi dei danni strutturali stiamo già provvedendo a incentivare l’intervento del Genio civile». La situazione, però, si complica ulteriormente: Gabriele Ragusa, direttore dell’ufficio catanese, si è dimesso a seguito dell’indagine interna avviata dal governatore Nello Musumeci per comprendere le cause delle devastazioni post-alluvione nel Calatino. Motivo per il quale, nel periodo di vacatio del ruolo, i tempi di intervento su viale Rosano potrebbero allungarsi in modo imprevedibile.

«La situazione è ben nota nota anche all’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone – conclude l’assessore Arcidiacono – ma non si può ancora effettivamente sapere quando la zona sarà nuovamente agibile poiché prima bisogna individuare il problema in maniera esatta. Siamo già attivi per fare sì che tutta questa vicenda possa concludersi in in tempi brevi».

Ignazio D'Urso

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