Salute, Consultori alleati delle ragazze «Prevenzione e assistenza gratuita per tutte»

«Dalla borghese alla donna in condizioni disagiate. Lo spirito è quello di assistere le persone che hanno bisogno, indipendentemente dalla fascia sociale d’appartenenza. Viene garantito il diritto alla salute a tutti». Giovani, meno giovani, studentesse, lavoratrici, extracomunitarie: sono centinaia le donne che ogni giorno, ognuna con il proprio problema, nonostante lunghe attese e ritardi, si trovano nella sala d’aspetto di un Consultorio familiare. Qui, tutte le donne, di tutte le età, provenienze ed estrazioni sociali, ricevono assistenza sanitaria e psicologica gratuita. C’è chi cerca aiuto per risolvere un disturbo preoccupante o un problema familiare, chi chiede un consulto ginecologico, chi una visita o un pap test, oppure chi, sopratutto tra le più giovani, ha bisogno di informazioni e assistenza più o meno immediata sulla contraccezione.

Ma cos’è un Consultorio familiare? «E’ una struttura socio-assistenziale, messa a disposizione dall’Azienda sanitaria provinciale, nata per rispondere ai vari bisogni della famiglia, della donna, della coppia, dell’infanzia e dell’adolescenza», spiega Giuseppe Camilleri, ginecologo e responsabile della struttura di via Gabriele D’Annunzio, a Catania. Prestazioni ginecologiche, cure e sostegno alle donne in gravidanza, ma anche consulenze, informazione e assistenza sociale e psicologica. Ma soprattutto un punto di riferimento per la prevenzione e la diagnosi precoce, per aiutare tutte le donne a difendersi dalle malattie più comuni che attaccano l’universo femminile, «dai disturbi più lievi alle patologie tumorali più gravi, come il carcinoma al collo dell’utero», sottolinea il medico. Perché la prevenzione non è un dettaglio da trascurare e oggi più che mai prevenire è meglio che curare, ed è ancora più importante curarsi in salute.

Il Consultorio, «ad accesso libero, totalmente gratuito, senza ricetta medica e pagamento di ticket», agisce «attraverso un lavoro interdisciplinare di équipe», spiega Camilleri. All’interno, infatti, operano quattro figure: il ginecologo, l’ostetrica, lo psicologo e l’assistente sociale. Quest’ultimo, «cura l’accoglienza, il primo approccio dell’utente con l’istituzione. In base alle esigenze della donna e della coppia che vi si rivolge, li indirizza alla componente medica o a quella psicologica».

Tra aspetto sanitario e sociale, la struttura si occupa di «salute della donna e della coppia, relazioni familiari e mediazione familiare», con un’attenzione particolare alla sensibilizzazione, già a partire dall’adolescenza, su diagnosi precoce e contraccezione. Attività, quest’ultima, «di fondamentale importanza, per garantire una pianificazione delle nascite e quindi una responsabilizzazione dell’utenza alla procreazione», sottolinea il responsabile. Un impegno concreto anche all’esterno, per dare un’informazione adeguata su rischi e usi terapeutici. Perché, con una corretta contraccezione, si possono «indirizzare le pazienti ad una sessualità sicura e nel contempo curare una patologia di lieve entità come una disfunzione ormonale».

Nella provincia di Catania ci sono trentadue consultori, tra strutture pubbliche e privati convenzionati con l’Asp etnea, che assicurano assistenza su tutto il territorio. L’aiuto non è legato alla zona di residenza, quindi chiunque può rivolgersi a qualsiasi struttura, anche se lontana da casa, «studentesse fuorisede e cittadine extracomunitarie comprese», assicura il responsabile.

Per ricevere assistenza immediata ci si può recare in una delle sedi disponibili in città e prendere un appuntamento. I consultori catanesi si trovano in via D’Annunzio 60, in Corso delle Province 203, in viale Mario Rapisardi 92, in via Orfanelli 36, in via Galermo 254, in via Infantino 17, in via Terre Forti 9/C e in viale Bummacaro 17 a Librino. Per informazioni o per prenotare un consulto si può andare di persona oppure telefonare, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13 e il martedì anche di pomeriggio dalle 15 alle 17. «Le liste d’attesa per ottenere una prestazione vanno dai 10 ai 15 giorni», assicura il dottor Camilleri. Dopo la prima visita, si garantisce all’utenza «una continuità nell’assistenza, grazie anche al rapporto di tipo confidenziale che si viene a creare».

Come ricorda il dottor Camilleri, tramite il consultorio si possono programmare tutti i regolari controlli periodici ginecologici, ma anche sottoporsi al «pap test e tutti gli screening necessari alla prevenzione del carcinoma al collo dell’utero», causato da una degenerazione del Papilloma virus e che, se curato preventivamente, può essere sconfitto. Ma di questo parleremo nella prossima puntata.

 

[Foto di funkcool]

Perla Maria Gubernale

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