Si sono risvegliate le salinelle di via Salso, a Paternò. I vulcanetti si erano aperti giovedì, poco prima delle 20, all’interno del cortile di una villetta privata. All’alba di oggi, verso le 3.45, sono tornati in attività. Ma la fuoriuscita di materiale fangoso, stavolta, è stata abbondante da una sola delle quattro bocche. L’emissione è durata circa due ore, che sono bastate alla fanghiglia per invadere di nuovo il garage dell’abitazione e parte della strada.
Gli argini artificiali in fase di realizzazione hanno solo in parte contenuto l’eruzione di fango misto ad argilla. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale, coordinati dall’ispettore capo Giuseppe Consalvo, e una pattuglia dei carabinieri di Paternò. Appena i vulcanetti sono tornati a dormire, a entrare in azione sono stati i mezzi meccanici utilizzati per il consolidamento degli argini. Dell’opera si sta occupando la famiglia Sambataro, proprietaria dell’immobile in cui si trova il terreno in cui sono spuntate le nuove salinelle. In casa si trova un anziano di 90 anni con la famiglia, che lo accudisce.
I lavori sono stati affidati a una ditta privata, che ha proceduto a realizzare una sorta di canalone costituito da barre in ferro poi cementate. Lo scavo parte dal marciapiede d’ingresso della casa per proseguire lungo il cortile e poi gettarsi più a valle in un serbatoio naturale. Per effettuare questo tipo di intervento è stato impiegato un piccolo escavatore, che ha realizzato un buco nel muro di cinta dell’abitazione e praticato un altro passaggio nella parete della casa per fare defluire il fango che si trovava nel garage.
A ripulire la strada, utilizzando un’autobotte, sono stati invece gli operai del Comune. Via Salso, chiusa su decisione dell’amministrazione comunale, nelle prossime ore potrebbe tornare percorribile alle auto. A monitorare il fenomeno vulcanico, dal punto di vista scientifico, è il geologo Orazio Caruso: «È in atto una migrazione dei gas (è stata rilevata traccia di idrocarburi, simili al petrolio, ndr) verso est, nella zona abitata – spiega a MeridioNews – È evidente che la fessurazione del terreno sotto via Salso sta contribuendo alla loro risalita e non è da escludere che eruzioni del genere possano ripetersi a distanza di settimane o addirittura mesi».
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