Salina, la stella Michelin al resort Signum La chef Caruso: «Un successo di famiglia»

«Piatti gustosi dove emerge la straordinaria capacità della cuoca nell’interpretare ricette tradizionali locali con fantasia e originalità. Ottima anche la selezione enologica, mirata a far conoscere anche le eccellenze meno note dell’isola». È quanto riportato sulla rivista Michelin a proposito del resort Signum. Per l’hotel – che si trova a Malfa, nell’isola di Salina, ed è immerso nell’ambientazione fotografata nel celebre film di Micheael Radford Il postino – la menzione sulla prestigiosa rivista arriva dopo il premio Gambero Rosso già ricevuto nel 2014. Il merito di tanto successo va alla chef Martina CarusoVentisei anni ancora da compiere e voce che risente ancora dell’emozione, Caruso commenta con soddisfazione il nuovo traguardo: «È una vera sorpresa, sono ancora così giovane – dichiara -. I complimenti fanno piacere ma tendo a tenere i piedi per terra. Questo premio è stato del tutto inaspettato».

La storia personale di Martina comincia all’istituto alberghiero di Cefalù e prosegue con corsi di specializzazione e stage. La prima esperienza importante avviene presso il ristorante Torre del Saracino a Vico Equense, nel Napoletano. Poi il ritorno in Sicilia, a lavorare con la sua famiglia. La storia di Signum, infatti, nasce in famiglia trent’anni fa e lì resta: «I miei genitori hanno costruito l’albergo dal nulla – continua la chef -. Lui impiegato, lei psicologa hanno scommesso in questa impresa e ci hanno creduto nel corso degli anni. Il nostro punto di forza è la nostra unione. Stiamo sempre insieme, mio fratello Luca (che gestisce il resort, n.d.r.), i miei genitori e io. Sia sul lavoro e nella ricerca che nel tempo libero».

Su cosa bisogna puntare per realizzare una cucina di qualità, Martina ha le idee ben chiare: «Valorizzare il territorio e i suoi prodotti. Credo nel chilometro zero – racconta – così come nella ricerca di nuove ricette che scopro nel corso dei miei viaggi. È fondamentale mescolare innovazione e tradizione, vecchi e nuovi sapori». E per chi si chiedesse quale menu proporrebbe una chef siciliana stellata, eccolo i consigli: «Innanzitutto penserei a un antipasto con gambero rosso al succo di pomodoro e ricotta. Poi, linguine alle vongole con latte di mandorla. E per secondo l’assoluto di triglia con centrifugato di zenzero. Quanto al vino – aggiunge – una scelta tra le nostre 600 etichette». Spazio, infine, al dessert: «Direi di finire con una zuppa di latte al cioccolato, caffè e carruba».

Livio Cavaleri

Recent Posts

Le mafie sono la quarta industria dell’Italia. In Sicilia sono 14mila le imprese vicine a contesti criminali

Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…

6 ore ago

L’incidente mortale sulla Palermo-Agrigento. Sospesi i festeggiamenti a Bolognetta

Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…

19 ore ago

Accoltellamento nel mercato della Vucciria a Palermo. Ferito un 29enne

Un uomo, 29enne originario del Bangladesh, è stato accoltellato la scorsa notte a Palermo, nel mercato…

20 ore ago

Catania, due colpi in un giorno. Ruba borsello e rapina una coppia facendosi consegnare 20 euro

La Polizia, a Catania, ha denunciato un 20enne responsabile del furto di un borsello all’interno…

22 ore ago

Marsala, litiga con la compagna e l’aggredisce in strada. Divieto di avvicinamento per un 35enne

I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 35enne…

23 ore ago

Panarea, operaio schiacciato dal muletto viene abbandonato in strada. Denunciato il datore di lavoro

Un operaio irregolare, originario del Màghreb, è stato abbandonato per strada nell'isola di Panarea, lontano…

23 ore ago