Saldi in anticipo per l’85 per cento dei negozianti Codacons: «Libera scelta e basta ridicole imposizioni»

Molti fremono per l’arrivo dei saldi a Palermo. Il countdown è appena iniziato. Manca meno di una settimana all’arrivo degli sconti in Sicilia. Ma dentro i negozi si acquista già da tempo con ribassi superiori al 30 per cento. La partenza dei saldi era stata anticipata al 3 gennaio su richiesta della ConfCommercio regionale e della FederModa. Ma da giorni, sotto banco particolari sconti si registrano in numerosi negozi del Palermitano. 

La crisi è anche questo. I commercianti già nello scorso weekend hanno bombardato tramite i social, fidelity card e mail, gli acquirenti più affezionati all’acquisto. Prima di Natale tanti palermitani avevano comprato con sconti addirittura del 50 per cento senza farne troppo mistero. Numerosi imprenditori a causa della crisi e delle tasse da pagare a fine anno, hanno giocato d’anticipo anche se la legge lo vieta. 

Secondo le verifiche a campione effettuate dal Codacons a Catania e Palermo in media l’85 per cento dei negozianti sta già effettuando gli sconti: da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto o, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell’acquisto.

Per Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto sia «anacronistico e ridicolo» che la Regione Siciliana debba ancora fissare ogni anno le date dei saldi invece di lasciarle alla libera scelta di ogni singolo negoziante. «Le famiglie arrivano all’avvio degli sconti di fine stagione col portafogli già svuotato dalle spese per le feste natalizie e di fine anno – spiega il segretario -. Anticipare di qualche giorno i saldi non influirà sulla capacità di spesa dei cittadini, il cui budget da dedicare agli sconti stagionali è sempre più risicato». 

In base ai dati raccolti dal Codacons, infatti, l’andamento dei prossimi saldi sarà ancora una volta negativo, con vendite che subiranno una riduzione media del 12 per cento rispetto al precedente anno, e una spesa che non supererà quota 140 euro a famiglia. «Allo stato attuale – spiega l’associazione – solo il 30 per cento delle famiglie siciliane prevede di fare qualche acquisto durante i saldi, mentre numerosi sono i negozi che già in questi giorni hanno avviato sconti mascherati, attraverso l’invio di messaggi e email ai consumatori con promozioni personalizzate e sconti praticati direttamente alla clientela in fase di acquisto negli esercizi».


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