«Il nuovo piano regolatore di Palermo deve prevedere un centro congressi. Si potrebbe recuperare e rilanciare il progetto di riqualificazione di una parte o dell’intera Fiera del Mediterraneo, lasciando eventualmente liberi i padiglioni che oggi vengono usati per eventi, concerti e manifestazioni, a partire dall’annuale Campionaria». Lo dice il capogruppo di Palermo 2022 Antonino Sala.
«È vero – continua – che in Sicilia e a Palermo il turismo congressuale è in crescita. Secondo l’Osservatorio Congressuale Siciliano, infatti, dal 2015 al 2016 le richieste di eventi sono decuplicate passando da 1.101 a 11.044 e gli eventi confermati sono passati in un anno da 546 a 3.856. Ma si tratta di percentuali ancora irrisorie, appena l’uno per cento, rispetto ai 386.897 meeting organizzati in tutta Italia nel 2016. A Palermo c’è solo un hotel con una sala da 900 posti a sedere – insiste Sala – e due anni fa abbiamo ospitato appena 249 eventi, il 6,5% su base regionale, contro i 2.913 ospitati a Catania. Firenze, per intendersi, due anni fa ha contato 3 milioni di presenze per i congressi. Serve una svolta in questo settore – conclude -, cogliendo al volo l’ondata di arrivi dovuta a Palermo Capitale e Manifesta 12 e sfruttando la crescita imponente dell’aeroporto Falcone Borsellino».
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