I CONSIGLIERI DEI TRE PARTITI DI CENTROSINISTRA CHIEDONO CHIAREZZA SULLA CIFRA CHE I PALERMITANI DOVRANO VERSARE PER PAGARE IL SERVIZIO DI RACCOLTA REALMENTE SVOLTO
Sospendere immediatamente la rata della Tares di Dicembre, in attesa di chiarire se il salasso imposto ai palermitani, come ragalo di Natale, è congruo rispetto ai costi e alla qualità del servizio. E’ quanto chiedono i gruppi consiliari del PD, Palermo Ora e Idv al Sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando e alla sua Giunta:
“Sul tema della politica tributaria si segnalano gravissime approssimazioni da parte della Giunta comunale e una mancanza di conoscenza delle difficoltà finanziarie che vivono le famiglie. Per questo chiediamo al Sindaco e ai Consiglieri orlandiani di rivedere finché si è in tempo scelte prese forse con troppo approssimazione e fretta. Il regime tributario comunale ha subito un grave appesantimento a seguito dellintroduzione della TARES” scrivono in una nota i consiglieri dei tre partiti di centrosinistra.
Qualche esempio? “Con la TARSU 2012 una famiglia composta da 4 persone in un abitazione di 108 mq ha pagato euro 235. Con la Tares 2013 il medesimo nucleo familiare sempre in 108 mq pagherà euro 384 CON UN SALDO DI 309 da versare entro 15 dicembre”.
Ne vale la pena? Possono le famiglie palermitane sopportare una pressione così forte? Questi soldi poi dove andranno a finire?
I consiglieri comunali dei tre gruppi hanno molti dubbi. A partire dall’Amia: “Ricordiamo che il contratto di servizio in essere è sempre quello di circa 108 milioni che il Comune ha con AMIA. Senza una modifica approvata dal Consiglio Comunale non potremo aumentare la cifra da trasferire ad AMIA-RAP, allora perché fare versare ai cittadini di più del 100% di copertura del servizio?.
Nel Bilancio di previsione alla voce entrate troviamo i 122 milioni della TARES a quella uscite 108 del vecchio contratto di servizio con AMIA, sono stati consumati 11/12 di bilancio non sarà possibile trasferire per intero quanto si presume di incassare dalla TARES allora bisogna evitare di praticare il salasso famiglie palermitane”.
Rosario Filoramo è chiaro: “Il punto è che la manovra finanziaria del Comune non può non tenere conto delle condizioni delle famiglie palermitane. Rimandare la rata della Tares non solo darebbe un po’ di ossigeno ai cittadini, ma ci darebbe anche il tempo di approfondire se, in effetti, la cifra richiesta, è quella più giusta”.
Serve anche più controllo: “Abbiamo chiesto la predisposizione dellintegrazione al contratto di servizio che definisca le modalità di rendicontazione dei servizi svolti, di verifica delle prestazioni, nel malaugurato caso di inapplicazioni dello stesso, di applicazione di sanzioni, di erogazione dei fondi. Non possiamo dimenticare che le cause del fallimento di AMIA siano derivanti da una cattiva gestione dellazienda e dello scarso o nullo controllo esercitato dallamministrazione Cammarata sullazienda”.
Le proposta di Pd, Palermo Ora e Idv sono quindi:
– Slittamento della rata del 15 dicembre al 31 gennaio 2014 attraverso la pubblicazione di un avviso. Dal punto di vista degli obblighi, in cassa ci sono già oltre lo 0,30 euro x mq. che dobbiamo riversare allo Stato per la maggiorazione sui servizi indivisibili.
– Attendere la verifica dellimpegno di fine anno in favore di AMIA-RAP
– Costituire nel bilancio 2013 un fondo di ammortamento di 5 milioni di euro per eventuali restituzioni di somme non dovute già versate dai cittadini
– Ricalcolare entro il 28 febbraio il saldo TARES da incassare entro il 30 aprile.
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