Un cane morto, abbandonato all’interno di un sacco di plastica della spazzatura sporco di sangue. Sopra alla busta erano stati messi dei sassi, per impedire che si aprisse. È la scoperta fatta, nel tardo pomeriggio di venerdì da un passante la cui attenzione era stata attirata dalla puzza nauseante proveniente da quel sacchetto, trovato in via Coste botte dell’acqua, non distante dalla villa comunale. L’animale era in stato di putrefazione, condizione favorita anche dalle alte temperature di queste ore. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione locale che hanno eseguito immediatamente i rilievi per tentare di risalire all’autore dell’abbandono. Quest’ultimo rischia una denuncia per violazione delle norme in materia di smaltimento di sottoprodotti di origine animale.
Sono stati informati i veterinari dell’Asp, che dovranno accertare se il cane fosse dotato di microchip, risalendo al proprietario. I medici veterinari, poi, avranno il compito di accertare se la bestia sia stata uccisa. In caso affermativo, chi ha commesso il delitto rischia fino a due anni di carcere. Nel caso in cui il cane trovato morto risultasse assassinato, non sarebbe la prima volta che accade un fatto simile a Licodia. Quattro mesi fa, nei primi giorni del mese di marzo, era stato ritrovato un randagio impiccato all’interno di una vasca per l’acqua ormai in disuso. Il cane era stato trovato in un fondo agricolo nei pressi di via Tomasello, con il muso legato e un filo di ferro attaccato al collo.
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