Dopo oltre due settimane di attesa, gli esiti dei tamponi sul personale e gli ospiti della casa di cura di San Giovanni La Punta sono arrivati ieri pomeriggio: venti su 25 sono risultati positivi al Covid-19. A darne notizia è il sindaco Nino Bellia che, nei giorni scorsi, aveva inviato una nota all’Asp per capire il motivo del ritardo.
«Tutti sono risultati positivi ma asintomatici, ad accezione di due anziani risultati negativi e posti in isolamento in una parte della struttura», aggiunge il primo cittadino. Gli operatori affetti da coronavirus, asintomatici anche loro, sono stati messi in quarantena all’interno della casa di riposo «con il divieto assoluto di allontanarsi», sottolinea Bellia. Per uno dei dipendenti l’esito del tampone è stato negativo; per questo motivo è stato esonerato dal servizio.
Come il sindaco aveva già anticipato a MeridioNews, «la struttura è stata presa in carico dall’Asp che vigila sull’attuazione del protocollo previsto». Dopo la morte di un’anziana ricoverata in un ospedale catanese per sintomi riconducibili al nuovo coronavirus – la positività era arrivata solo post mortem – anche per altri tre ospiti della casa di riposo era stato necessario il ricovero ospedaliero. Sin da subito, l’azienda sanitaria provinciale di Catania si è attivata per le verifiche e, dopo un primo sopralluogo, i medici dell’Asp hanno eseguito ulteriori controlli nella struttura per accertarsi delle condizioni sanitarie degli anziani e dei dipendenti.
Con l’attivazione delle Usca (unità speciali di continuità assistenziale) anche la casa di cura sarà inserita nel giro che i medici di base faranno nelle abitazioni dei cittadini positivi al coronavirus e in quarantena domiciliare. Al momento, come assicurano dall’Asp, la situazione è monitorata con una squadra medica che ogni giorno si reca nella struttura per controllare la temperatura corporea e il livello di ossigeno dei contagiati.
«L’Asp sta estendendo i controlli a tutte le strutture residenziali per anziani del nostro territorio», aggiunge il sindaco che già nei giorni scorsi insieme alla polizia municipale aveva cominciato a lavorare a una mappatura delle dieci case di cura presenti nel territorio comunale. «Questo consentirà agli uffici dell’azienda sanitaria di pianificare le attività di controllo e la natura degli interventi inerenti le misure di prevenzione e i protocolli per monitorare ospiti e personale dipendente», conclude Bellia.
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