I carabinieri della stazione di Camporotondo Etneo hanno denunciato un 33enne e un 23enne, poiché ritenuti responsabili di indebito utilizzo di carte di credito in concorso. Il 5 febbraio un pensionato di 82 anni di San Pietro Clarenza (Catania) ha sporto denuncia contro ignoti perché si è accorto di un ammanco di denaro dal proprio conto corrente postale. Prelievi eseguiti a sua insaputa, secondo quanto emergeva dall’estratto conto.
In effetti, dal 10 gennaio al 3 febbraio 2020 erano stati eseguiti sette prelievi di contanti, tutti tra le 21 e le 21.30, dei quali uno all’ufficio postale di via San Giovanni Battista a San Giovanni Galermo e gli altri sei in via Reina, a Mascalucia, per un importo complessivo di 3100 euro. Sono stati i video delle telecamere di sorveglianza a dare gli spunti investigativi corretti: la sfera familiare della vittima. All’orario dei prelievi, infatti, l’anziano lasciava la propria abitazione per andare a cena dal figlio e gli uffici postali erano tutti nelle vicinanze di casa di quest’ultimo.
Era plausibile, dunque, che chi gli rubava i soldi era qualcuno che aveva libero accesso all’abitazione dell’anziano, ne conosceva gli orari e, quando lui non c’era, prendeva il bancoposta e lo riportava prima che la vittima rientrasse. È bastato cercare nel recente passato dell’82enne per comprendere cosa fosse accaduto: tempo prima, infatti, l’uomo aveva ospitato in casa per alcuni mesi i nipoti. Un ragazzo di 23 anni, sua sorella e il convivente di lei (33 anni), tutti provenienti dal Lazio e tutti in cerca di lavoro. A loro era stata consegnata una copia delle chiavi.
Il 33enne, rimasto a lavorare in zona, è stato rintracciato. Di fronte ai carabinieri ha confessato il furto e ha spiegato il pieno coinvolgimento del 23enne, nipote della vittima. La sorella è risultata essere del tutto estranea ai fatti.
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