Aspettava che arrivassero le salme, accompagnate dai parenti fino all’obitorio del cimitero di via Acquicella, a Catania. Dopo l’ultimo saluto dei familiari, quando il personale delle pompe funebri svuotava le auto da corone, copribara, cuscini e mazzi di fiori per accostarli ai feretri, entrava in azione: rubava addobbi e omaggi, li caricava sulla sua auto (senza assicurazione né revisione) e li portava nella sua attività commerciale, abusiva anche quella, proprio di fronte ai tre cancelli del camposanto. Così rivendeva al pubblico fiori e composizioni floreali che erano destinati ad altri. Lo hanno scoperto ieri gli agenti della polizia di Stato e lo hanno arrestato.
Dopo un controllo ulteriore, le forze dell’ordine hanno scoperto che il locale del suo piccolo fioraio era privo di contratto di locazione e allacciato abusivamente alla rete Enel. Lui, inoltre, percepisce da tempo il reddito di cittadinanza: circa 900 euro, da affiancare ai guadagni illegali della sua altra attività. Alcuni dei fiori rubati sono stati restituiti ai familiari dei defunti, mentre altri erano già stati gettati via.
Il cittadino catanese ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato arrestato: le accuse sono di furto aggravato di addobbi floreali esposti alla pubblica fede, furto aggravato di energia elettrica e truffa aggravata per il conseguimento del reddito di cittadinanza. Gli sono inoltre state contestate le sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada e gli è stato sequestrato il veicolo.
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