GRAZIE A UN PARERE DEL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA SU UN CASO SINGOLO AVVENUTO NEL MESSINESE, LA SICILIA RISCHIA DI ESSERE TRAVOLTA DA UNA MEGA SANATORIA EDILIZIA. LA DENUNCIA DEI PARLAMENTARI GRILLINI DELL’ARS. IL RUOLO NEFASTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PALERMO
Un pronunciamento, del 2012, del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) sul ricorso di un cittadino del Messinese, per ottenere il condono di una veranda, rischierebbe di aprire le porte a una nuova ondata di sanatorie in tutta Sicilia, a causa del caos normativo esistente, tra le leggi nazionali e quelle regionali di recepimento e le circolari assessoriali.
Almeno così sono convinti i deputati regionali del Movimento 5 Stelle. E sarebbe un rischio enorme se si considera che, secondo lultimo report sullabusivismo in Sicilia, negli ultimi 30 anni sono stati perpetrati oltre 770 mila abusi, più di 30 mila allanno.
Per fare chiarezza nella giungla legislativa e chiudere le porte a qualsiasi rischio di nuovi condoni, il parlamentare del M5S, Giampiero Trizzino, che è presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, ha presentato un disegno di legge, lanciando una sfida al Governo regionale, accusato di attentare al paesaggio, per una circolare emanata lo scorso 31 gennaio dallassessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, perché i Comuni tengano conto del parere del Cga nellesaminare le richieste di sanatoria.
Il disegno di legge di Trizzino – che è stato presentato stamattina, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa tenuta dai parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle nella sala stampa di Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano – recepisce in Sicilia la legge nazionale del 2003, che fissa linsanabilità anche nelle aree con vincolo relativo, e chiarisce che possono essere sanati soltanto gli interventi di minore rilevanza, conformi agli strumenti urbanistici e che abbiano avuto il parere favorevole dellautorità preposta al vincolo. Tutte le nuove costruzioni realizzate in violazione della norma sono escluse dalla sanabilità.
Il disegno di legge andrà già domani in Commissione Territorio e Ambiente dellArs, presieduta, come già ricordato, dallo stesso Trizzino. Là, valuteremo latteggiamento della maggioranza e delle opposizioni, se ancora esistono allArs, a parte il Movimento 5 stelle. A favore di questo disegno di legge ci siamo soltanto noi e le associazioni ambientali, Legambiente, Italia Nostra, WWF, Professionisti liberi, tutti quanti. Se il Governo si metterà di traverso, prenderemo in considerazione lipotesi di presentare una mozione di censura contro lassessore Lo Bello.
Il Consiglio di giustizia amministrativa, nel 2012, sovvertendo anche precedenti sentenze della Cassazione, ha sostenuto che non si applica in Sicilia la norma che esclude da sanatoria tutti i nuovi immobili costruiti nelle aree con un vincolo di inedificabilità relativa, ma soltanto quelli realizzati su aree con vincolo di in edificabilità assoluta. Questo, secondo il parere, perché la Regione ha recepito la norma sulla sanatoria del 1985, ma non quella del 2003, semplicemente richiamata in termini generali dalla legge 15 del 2004.
In questo varco si è infilato il Cga per emettere il parere dal quale, secondo i Cinquestelle, potrebbe derivare un nuovo attacco al territorio, una nuova ondata di condoni. Questo perché – sostengono i parlamentari pentastellati di Sala d’Ercole – le norme previste dalla legge regionale del 1985 si applicherebbero agli abusi realizzati in aree con vincolo relativo, consentendone il condono.
Nella ricostruzione fatta da Trizzino, a dare la stura alla vicenda è stato un ordine del giorno del Consiglio comunale di Palermo per recepire il parere del Cga. A seguito delle rimostranze dei grillini, il Sindaco del capoluogo, Leoluca Orlando, ha chiesto lintervento del presidente della Regione che ha aderito alle considerazioni espresse dal Cga nel suo parere del 2012, con un decreto presidenziale del 16 maggio 2013. Lo scorso 31 gennaio, infine, lassessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ha emanato una circolare, la numero 2 del 2014, che prescrive ai Comuni e alle Province, ma anche a tutti gli altri enti chiamati a esprimersi sulle richieste di condono, di attenersi ai criteri interpretativi dati dal Cga”.
“Nella fattispecie – continua la circolare – i suddetti Enti dovranno istruire le pratiche di sanatoria edilizia ex lege n.326/2003, ancora non esitate con provvedimento definitivo, acquisendo, o richiedendo agli istanti il nulla-osta dell’autorità preposta alla tutela del vincolo c. d. relativo. Corre l’obbligo dover precisare che le predette conclusioni non possono che operare per le istanze di condono edilizio già presentate nei termini fissati con il citato D.L. n.296/2003 come convertito con legge n.326/2003, trattandosi esclusivamente di un indirizzo interpretativo di norme statali e regionali già vigenti in Sicilia.
Secondo il deputato grillino, lassessore Lo Bello ha degradato le aree vincolate a aree aggredibili con un condono e ha compiuto un attentato al paesaggio, allargando con una circolare, le maglie della sanatoria.
Ad esempio – ha detto Trizzino – cè una zona con dissesto idrogeologico con case che rischiano di cadere? Quelle case sono potenzialmente sanabili con un parere del Genio civile. La Lo Bello – precisato il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars – quando dice di aver autorizzato gli enti a chiedere il parere dei soggetti che hanno posto il vincolo dimostra di non aver letto la sua stessa circolare, perché sono le leggi che impongono di richiedere il parere. Lassessore ha creato volutamente confusione. O perché non ha capito quello che ha scritto. Forse perché è convinta che tra i deputati non ci siano gente che studia o conosce la materia. Quello che ha scritto lei non centra nulla con quello che hanno detto i giudici. Noi non abbiamo mai detto che si possa riaprire i termini per un nuovo condono edilizio.
Lassessorato al Territorio – ha aggiunto la parlamentare grillina Valentina Palmeri – non ha mai applicato la legge per il contrasto dellabusivismo edilizio e, in particolare, quella del 1994, la numero 17, che prevede la rimozione dei Sindaci dopo 5 inadempienze, che non provvedono cioè a far demolire o a acquisire al patrimonio comunale le costruzioni abusive. Sono soltanto 2 o 3 i Comuni che demoliscono le costruzioni abusive.
Se noi non ci facciamo vedere forti su queste materie – ha chiuso Trizzino – e ce ne usciamo con queste circolari, è chiaro che il cittadino pensa: ‘Vabbè costruisco, capace che poi esce unaltra sanatoria’. Un Governo che dice di essere ambientalista e rivoluzionario, invece di mantenere la continuità col passato – perché questa circolare è continuità con il passato – dovrebbe dire: ‘Io sono il primo Governo che chiude definitivamente con i condoni’. E questione di coerenza politica: essere rivoluzionari significa cambiare lo status quo.
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