Rocco Chinnici, uomo retto e magistrato eccezionale

da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
rispettivamente, segretario politico e presidente del Fronte nazionale siciliano,
riceviamo e volentieri

Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu “Sicilia Indipinnenti” hanno ricordato, questa mattina, a Palermo, nei locali di Via Brunetto Latini, n. 26, la ricorrenza del 30° anniversario del tragico attentato compiuto dalla mafia e nel quale perse la vita, il 29 luglio del 1983, appunto, il valoroso Magistrato Rocco CHINNICI. Il quale era, per tutti, un punto di riferimento certo, dal punto di vista morale e giuridico.

Con l’eroico Magistrato furono assassinati il Maresciallo Mario TRAPASSI, l’Appuntato Salvatore BARTOLOTTA ed il Sig. Stefano LI SACCHI.

Che Rocco CHINNICI fosse stato un Magistrato ”eccezionale”, per la sua cultura della LEGALITA’, per la dedizione al DOVERE e per l’IMPEGNO totale profuso nella lotta contro la mafia, lo dimostrarono – fra l’altro – le caratteristiche e le modalità “ECCEZIONALI” di quell’infame ATTENTATO, che fu devastante, “spettacolare”, spietato, “STRAGISTA”. E che, nello stesso tempo, aveva finalità “TERRORISTICHE”. Fu un ATTENTATO ALLA LIBANESE, come si usava dire negli anni Ottanta del secolo scorso.

Insomma: Chinnici doveva morire per forza e ad ogni costo. Ed era – quell’ATTENTATO – anche un “SEGNALE” per quanti avessero voluto seguire, nel lavoro e nella vita, l’esempio del Martire. Una intimidazione anche per la stessa opinione pubblica siciliana, che aveva cominciato a dissociarsi dall’acquiescenza nei confronti della Mafia e del suo modo di agire e di pensare.

A distanza di tanti anni, possiamo affermare che quell’attentato per la mafia fu una specie di BOOMERANG, perché l’opinione pubblica Siciliana, il Popolo Siciliano, i Magistrati, le Forze di Polizia ed una gran parte dei “politici” degni di questo nome, compresero che, quello della mafia, in Sicilia, non era “UN PROBLEMA”, ma che era (ed è) “IL PROBLEMA”. La cui soluzione non poteva e non può essere rinviata.

L’impegno e l’esempio del Magistrato assassinato, ancora oggi, producono i loro frutti. E meritano la nostra gratitudine.

Gli Indipendentisti dell’FNS – nel rendere omaggio alla memoria di Rocco CHINNICI ed a quella delle altre Vittime della Mafia – hanno rinnovato il proprio impegno di lottare sempre, comunque ed ovunque, contro la PIOVRA MAFIOSA. Ed hanno sottolineato, durante i lavori, e continuano a ricordare quotidianamente, a se stessi ed agli altri, – che la Sicilia sarà veramente libera ed indipendente se si sarà, prima, liberata dalla Mafia.

 

A N T U D U !

 

 

 

 

Redazione

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