Sono state le elezioni dei «disguidi». Tanti ritardi ed errori causati soprattutto dalla nuova legge elettorale, sui quali l’eco delle polemiche promette di non spegnersi anche a risultati acquisiti, con molti degli esponenti politici, Pietro Grasso in testa, che si sono già detti pronti a battagliare a colpi di ricorsi dopo il caso delle schede consegnate nei collegi di Palermo1 e Palermo2, che hanno reso necessaria una nuova stampa di circa duecentomila tagliandi elettorali, con seggi che hanno potuto dare il via alle operazioni di voto solo con vistoso ritardo, che in alcuni casi ha toccato anche le due ore. Casi che sembrano entusiasmare più degli stessi risultati, poco sorprendenti fin dall’inizio dello scrutinio, con i pentastellati in lotta su tutti i fronti con il centrodestra, e pronti a calare sulla provincia un vero e proprio cappotto nei confronti di tutti gli avversari. Sembra fuori dai giochi il Pd, mai veramente in corsa. Male anche Grasso al Senato.
«Siamo rammaricati per i disagi agli elettori, ma registro che questa nuova legge ha provocato fenomeni anche più gravi in altre parti d’Italia», è il laconico commento del sindaco Leoluca Orlando. Il primo cittadino ha seguito con particolare tribolazione le sorti del collegio Palermo1 ai plurinominali, dove il suo pupillo, Fabio Giambrone, se l’è vista con pezzi grossi del calibro di Adriano Varrica per il M5s, Erasmo Palazzotto per Leu, i forzisti Francesco Scoma e Adelaide Mazzarino e infine il referente per la Sicilia occidentale della Lega, Alessandro Pagano. A proposito dei plurinominali, sarà anche interessante capire la scelta finale di Maria Elena Boschi, inserita nella circoscrizione che comprende anche Monreale e Bagheria, la stessa di Carmelo Miceli, segretario provinciale dei Dem. Al Senato è da tenere d’occhio Pietro Grasso, che tanto ha puntato su Palermo per il suo Liberi e uguali, mentre chi ha giocato carte potenzialmente vincenti in tutti gli uninominali è il Movimento 5 Stelle, che con Aldo Penna e il dirigente medico del Civico Giorgio Trizzino ha preparato un exploit chiaro già dalle prime proiezioni e non del tutto inaspettato.
Aggiornamento ore 12.30 – Il Movimento 5 Stelle si conferma il partito vincente in tutti i collegi, mentre si ferma al secondo posto il centrodestra. A parlare dati e numeri, risultato delle sfide incrociate fra i vari candidati che, se a livello di schieramento fino a questa notte sembrava un testa a testa continuamente in bilico ora verso l’uno ora verso l’altro, non lasciano dubbio alla vittoria netta dei pentastellati, che hanno staccato di molto gli avversari lanciati all’inseguimento.
Uninominali: la sfida è stata una sola, quella tra M5s e centrodestra, con i primi già avanti questa notte di circa mille voti complessivi.
Nel collegio Palermo1, Resuttana-Sanlorenzo è eletto Aldo Penna (M5s) totalizza 54.389 preferenze, mentre si ferma dietro di lui Francesco Cascio (FI), che di preferenze ne porta a casa 34.777 totali. Una delle sfide più attese e combattute di questa tornata.
Nel collegio Palermo2, Libertà, è eletto Giorgio Trizzino (M5s) con 44.192 voti. Il testa a testa anche qui è stato con un’esponente forzista, Ada Terenghi, che si ferma dietro di lui con 31.191 preferenze. Aumenta lo scarto e segue a ruota il centrosinistra con Milena Gentile, che ottiene 20.776 voti, un risultato che traccia una netta distanza con i risultati a seguire, a cominciare dal quarto posto di Antonella Monastra (Leu), che ottiene 6.392 preferenze.
Nel collegio Palermo3, Settecannoli, stesso copione: è elette Roberta Alaimo (M5s) con 49.638 voti, di contro ai 34.074 ricevuti da Antonio Antinoro (centrodestra). Solo 11.660 invece quelli per Silvio Moncada (centrosinistra), che si ferma sul terzo gradino staccato di molto dai primi due avversari.
Bagheria: stesso copione dei collegi palermitani: al primo posto si conferma Vittoria Casa (M5s) con 53.420 preferenze, seguita da Maria Carolina Varchi (FI) con 47.021.
Monreale: i risultati dalle 298 sezioni arrivano a mattinata ormai inoltrata, ma desso ci sono. Fermo al primo posto c’è Giuseppe Mongiovì Chiazzese (M5s) con 70.112 preferenze, dietro di lui invece Francesco Saverio Romano (Noi con l’Italia-Udc) che totalizza 56.773 voti.
Senato: M5S avanti anche nella Camera alta
Collegio Palermo1: Steni Di Piazza (M5s) eletto con 87.301 preferenze, contro i 60.363 di Giulio Tantillo (FI). Segue al terzo posto Teresa Piccione (Pd) con 33.154. Male Pietro Grasso, fermo a 11.580.
Collegio Palermo2: terminate a ora di pranzo tutte le 478 sezioni, Loredana Russo (M5s) primeggia dal gradino più alto con 91.285 voti, mentre Ester Bonafede (centrodestra) ottiene intanto 74.862 preferenze. Un testa a testa che per tutto lo spoglio non ha lasciato spazio alle altre formazioni, di molto staccate.
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