Risorse idriche, 40 milioni per tre opere nel Palermitano

Oltre quaranta milioni di euro per finanziare l’ammodernamento di tre importanti opere irrigue in provincia di Palermo. Li ha ottenuti il governo Musumeci nel corso dell’ultima seduta del Cipe, alla quale ha partecipato il presidente della Regione. Si tratta di una rimodulazione di somme non utilizzate che avrebbero dovuto sostenere il progetto “Derivazione dal Fiume Belice destro e affluenti nel serbatoio di Garcia”. Essendosi notevolmente allungati i tempi di progettazione, oltre alla lievitazione dei costi, la Regione Siciliana ha chiesto il finanziamento di nuovi interventi che riguarderanno, per lo più, reti di distribuzione.

«Non potevamo assolutamente – evidenzia il governatore Nello Musumeci – perdere queste risorse, sarebbe stato un sacrilegio a danno di migliaia di agricoltori. La grave crisi idrica, potabile e irrigua, è infatti una delle emergenze pluridecennali che la Regione si è trascinata senza averla mai affrontata con il piglio giusto. Fin dal nostro insediamento, invece, abbiamo fronteggiato il problema, senza limitarci, però alla sola gestione dell’immediato. È stato, quindi, stilato un Piano strategico di potenziamento delle infrastrutture, che fra qualche anno ci potrà consentire di guardare all’attuale stato di crisi come un lontano ricordo. In questo contesto si è proceduto, inoltre, a istituire, dopo trent’anni, l’Autorità di bacino che si occupa della programmazione e della gestione degli interventi sui corsi d”acqua e di tutto ciò che riguarda la vulnerabilità del territorio e a elaborare il progetto di riforma dei Consorzi di bonifica».

In particolare, con le risorse deliberate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, si procederà alle seguenti attività: “Utilizzazione integrale delle acque invasate nel serbatoio di Garcia sul fiume Belice sinistro. Opere di distribuzione irrigua zona III e IV B (10 milioni di euro), zona IV A (13 milioni di euro)”; “interventi di ammodernamento delle reti di distribuzione principale a servizio del comprensorio Jato con sostituzione delle condotte in cemento amianto e realizzazione del sistema di misura e controllo erogazione (17,2 milioni di euro)”.

A esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto anche l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, che ha seguito personalmente l’iter: «Non si potevano – spiega – restituire finanziamenti, mentre i nostri agricoltori soffrono la sete».

Redazione

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