Una tonnellata di marijuana nascosta in un peschereccio italiano, il Fatima, nel porto di Riposto. E’ quanto hanno scoperto e sequestrato la notte dell’8 maggio i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania. A bordo sono stati trovati anche due mitragliatori kalashnikov. Nove persone sono state arrestate. La droga era stipata in sacchi di iuta.
I finanzieri avevano avuto notizia di un carico che il natante avrebbe dovuto fare in Albania. Intorno a mezzanotte dell’8 maggio, all’approdo del Fatima a Riposto, i finanzieri sono intervenuti bloccando l’equipaggio, composto da due persone, Giuseppe Greco e Rosario Giuliano, ed iniziando la perquisizione. Contemporaneamente è stata avviata la ricerca di tutte le persone e dei mezzi coinvolti nel traffico illecito: nella frazione Sant’Anna è stata individuata di una delle auto in precedenza segnalate. A bordo sono stati identificati Enrico Maria Giaquinta e Antonino Riela. Nella stessa zona, nascosti a ridosso della spiaggetta, sono stati fermati Carmelo Bertolini, Vincenzo Spampinato, William Patanè, Fabio Spampinato e Massimiliano Brundo, tutti in attesa di partecipare alle operazioni di scarico dello stupefacente.
Durante le perquisizioni l’equipaggio ha provato a liberarsi di una parte del carico, i finanzieri hanno sentito un tonfo in acqua. Sono quindi intervenuti i sommozzatori che hanno trovato a 12 metri di profondità, due fucili d’assalto kalashnikov con relativi caricatori e 87 munizioni, il tutto avvolto accuratamente in un’unica confezione ermetica.
Gli arrestati – tra i quali sette con precedenti in materia di stupefacenti – sono: Rosario Giuliano, nato a Calatabiano il 4 agosto 1969; Giuseppe Greco, nato a Giarre il 23 maggio 1982; Antonino Riela nato a Catania il 26 febbraio 1971; Carmelo Bertolini nato a Catania il 14 dicembre 1977; Massimiliano Brundo nato a Catania il 23 settembre 1973; Enrico Maria Giaquinta nato a Caltagirone 7 dicembre 1972; Vincenzo Spampinato nato a Catania il 1 maggio 1973; Fabio Spampinato nato a Catania il 14 agosto 1983; William Patanè nato a Catania il 23 novembre 1989.
Il carico di stupefacente – il cui costo di acquisto è stimabile in oltre 1 milione di euro – aveva, con ogni probabilità, come destinazione il mercato catanese e avrebbe fruttato, al dettaglio, oltre 4 milioni di euro, in ragione dell’attuale scarsa reperibilità di marijuana sulla piazza di spaccio etnea.
Una settimana fa un’altra vicenda ha interessato il porto di Riposto, con l’arresto di Massimo Greco, 29 anni, fratello di Giuseppe Greco arrestato oggi, condannato lo scorso gennaio a due anni e tre mesi di carcere per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’ingresso clandestino o irregolare di extracomunitari. Avrebbe fatto parte di un’organizzazione con base in Egitto che faceva entrare in Italia migranti irregolari.
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