Riposto, ferito da colpi arma ad aria compressa Aggredì uomo nel 2015 con mazza da baseball

Si chiama Orazio Vincenzo Alfonso, pregiudicato 41enne di Riposto, l’uomo finito al pronto soccorso dell’ospedale Santa Venera di Acireale per alcune ferite all’addome. Come riporta il quotidiano Livesicilia Catania, che ha dato la notizia, il fatto sarebbe accaduto nel primo pomeriggio e dopo essere stato trasportato al punto d’emergenza di Giarre, il ferito è stato trasferito nel presidio sanitario acese, unica struttura dotata di un reparto di pronto intervento nella zona. 

Come conferma l’avvocata Marisa Ventura, che ha difeso l’uomo in un precedente processo, a raggiungere Alfonso al ventre sarebbero stati dei proiettili provenienti da un’arma ad aria compressa. «Non sappiamo molto sull’accaduto, né sull’autore del gesto – racconta la legale a MeridioNews – I medici hanno chiarito che non si tratta di un’arma da fuoco, ma al momento il mio assistito è in sala operatoria, fortunatamente non in pericolo di vita, e non è stato in grado di riferire nulla alle forze dell’ordine. Tra l’altro, non ci sono testimoni». Sul fatto, attualmente, indagano i carabinieri della compagnia di Giarre, diretti dal comandante Luca Leccese.

Nell’agosto del 2015 Alfonso avrebbe provato a travolgere un uomo con la propria vettura. Fallito il tentativo, si sarebbe diretto verso la vittima armato di mazza da baseball per poi colpirlo alla testa e alle braccia. All’epoca a vittima era stata portata all’ospedale di Acireale mentre l’aggressore nel carcere di piazza Lanza, a Catania, con l’accusa di tentato omicidio e violenza privata. Reati poi derubricati a lesioni, per le quali ha scontato circa due anni ed è tornato in libertà il 9 aprile scorso. Alla base dell’aggressione di due anni fa ci sarebbero stati antichi contrasti nati da una querela presentata dalla vittima nei confronti di Alfonso

Mattia S. Gangi

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