Uno dei luoghi storici meno conosciuti dello sport palermitano sta per iniziare una nuova vita. Si tratta del campo Malvagno, che il Comune ha dato in concessione alla Federazione italiana rugby per nove anni. L’intesa è stata siglata a villa Niscemi, attorno al tavolo il sindaco Leoluca Orlando, il presidente della Fir Marzio Innocenti e gli assessori Paolo Petralia Camassa – sport – e Toni Sala – patrimonio -. Potrebbe rinascere così uno dei pochi baluardi del rugby a Palermo.
Non che le partite tra le mura della struttura della Favorita siano mancate negli ultimi tempi, fatta eccezione per la lunga sosta forzata causa Covid, che ha costretto le società dilettantistiche a fermarsi ben più a lungo di quelle professionistiche, ma il Malvagno non è mai stata una vera e propria struttura d’élite, tra degrado, incuria, abbandono, scacciati soltanto – per quanto possibile – dal lavoro e dall’impegno delle squadre che negli anni hanno calcato quel prato, uno dei più antichi di tutta Palermo, nato come campo da calcio e poi votato alla palla ovale, a dare nel suo piccolo una boccata d’ossigeno ai tanti appassionati.
Un’idea, quella della concessione, che il Comune ha tentato di concretizzare da anni, fin da quando a tenere banco era il conflitto di competenze con la Regione, quando il Malvagno rischiò di scomparire per lasciare il posto a una raccolta di piante autoctone. L’accordo ovviamente prevede la presentazione di un progetto da parte della Fir la riqualificazione dell’impianto oltre ad attività di organizzazione e promozione e diffusione della disciplina sportiva del rugby e delle discipline sportive affini da essa regolamentate, a livello locale e dilettantistico.
«La convenzione sottoscritta insieme al sindaco Orlando segna un passo fondamentale non solo per le società di Palermo e per il Comitato Siciliano ma, più in generale, per tutto il movimento del Sud, per il cui sviluppo e rilancio il consiglio federale è particolarmente impegnato – dice il presidente Innocenti – Ringrazio il sindaco di Palermo per l’accoglienza, il piacevole tempo passato insieme superando i vincoli istituzionali, la volontà di raggiungere un accordo fondamentale per dare una casa ai Club del capoluogo, mostrando grande sensibilità verso il territorio, il movimento, il futuro dei giovani. Torneremo a incontrarci presto, per valutare nuove forme di collaborazione tra la Città di Palermo e la Federazione».
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