Rilanciare lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Palermo (Suap). Lo chiede al sindaco Leoluca Orlando con una lettera il Coordinamento delle Associazioni datoriali di categoria che «esprime – si legge nella nota – grave preoccupazione per il declassamento dello Sportello Unico delle Attività Produttive. Allo stato attuale siamo costretti ad assistere a un funzionamento a ranghi ridotti, a una funzionalità claudicante e a meccanismi inceppati in un ufficio – strategico come il Suap – senza la guida di un dirigente. Il risultato è quello di un grave danno per l’economia».
«Eppure il Suap – scrivono le 14 sigle che hanno firmato la lettera – è la più importante cerniera tra l’Amministrazione e il mondo produttivo. La leva che può accelerare lo sviluppo o paralizzare le attività economiche. Inutile aggiungere che le attività del Suap sono fondamentali e determinanti per la platea delle imprese che insistono e operano nel nostro territorio. Auspichiamo – aggiungono – che venga restituita la dignità di area e che vengano individuati e incaricati alla guida di questo servizio i migliori dirigenti di cui l’Amministrazione comunale può disporre. Vale la pena di sottolineare anche che in considerazione dell’attuale congiuntura economica assume importanza strategica la conduzione politica dell’assessorato».
«Sarebbe opportuna l’assegnazione del Suap tra le competenze di un assessore con un numero ristretto di deleghe al fine di garantire una presenza costante nei ruoli di guida e orientamento politico. Insomma – sottolineano le associazioni nella lettera inviata al sindaco Orlando – chiediamo che torni la centralità del tema perché una strategia di sviluppo e rilancio del territorio non può non passare dal rilancio dello Sportello Unico. E questo sviluppo è strettamente connesso sia a una accurata seria e attenta valutazione delle risorse umane da dirottare nella struttura, sia a un investimento in termini di tecnologia”.
Nella lettera si ricorda che «dagli ultimi dati InfoCamere emerge che 45 sportelli sui 90 della provincia di Palermo, 6 di quella di Enna, 205 comuni siciliani e 3.723 comuni in Italia utilizzano i servizi di InfoCamere. Con un notevole risparmio in termini di risorse economiche e con un notevole miglioramento in termini di performance e risultati. Insomma più efficienza, meno costi». «Non è un caso – scrivono le 14 sigle al Sindaco – che tra le amministrazioni che scelgono il ricorso a InfoCamere ci siano Milano, Torino, insomma le punte di eccellenza in fatto di amministrazioni virtuose». Alla luce di queste valutazioni, il Coordinamento delle Associazioni datoriali di categoria chiede un incontro al Sindaco per analizzare insieme il tema dello Sportello Unico, affrontare la questione del suo rilancio, nonché collaborare e contribuire – nel rispetto e nei limiti delle reciproche competenze – a individuare e dare corso alle soluzioni.
I firmatari: la presidente Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il presidente Sicindustria Palermo Alessandro Albanese, il presidente Confesercenti Palermo Mario Attinasi, il presidente Confartigianato Palermo Giuseppe Pezzati, il presidente Confagricoltura Palermo Ettore Pottino, il presidente Cna Palermo Giuseppe La Vecchia, il presidente Confimprese Palermo Giovanni Felice, il presidente Casartigiani Palermo Maurizio Pucceri, il presidente Cidec Palermo Salvatore Bivona, il presidente Legacoop Sicilia Occidentale Filippo Parrino, il presidente Unicoop Sicilia Felice Coppolino, il presidente Confcooperative Palermo Cesare Arangio, il presidente Federpesca Salvatore Sarcì, il presidente Agci Sicilia Michele Cappadona, il presidente Ance Palermo Fabio Sanfratello.
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