Rifiuti, trattative per i lavoratori su nuovo appalto Lotto Centro: «Valutiamo di prorogare con Dusty»

«Non c’è un braccio di ferro tra amministrazione e sindacati». Fabio Cantarella, assessore all’Ecologia del Comune di Catania, la questione sull’avvio ormai imminente del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti la chiuderebbe così. Ma i nodi da sciogliere sulla tormentata gara settennale sono ancora tanti. Dei tre lotti banditi solo due hanno trovato collocazione (il lotto nord affidato a SuperEco e quello sud assegnato a Ecocar non senza complicazioni) e questo crea difficoltà per chi deve gestire le posizioni dei lavoratori. In queste ore si sta tenendo l’incontro tra le parti sociali interessate ma il sindacato confederale composto da Cgil, Uil, Cisl e Fiadel ha deciso di disertare. 

«Non presenzieremo – afferma Alfio Leonardi di Cgil Igiene ambientale a MeridioNews – non trattiamo allo stesso tavolo di chi non è firmatario di contratti». Il riferimento è al sindacato Ugl, a quanto pare, l’unica sigla presente all’incontro di oggi che, al nostro giornale, replica: «Siamo firmatari per adesione dal 2017 e da allora non ci sono stati rinnovi contrattuali», è la posizione del sindacalista Davide Bonaccorso. «Abbiamo chiesto un tavolo di confronto separato per la prossima settimana», sostiene Leonardi, per un appalto che coinvolge più di 800 lavoratori tra contratti part-time, stabilizzazioni e un terzo lotto non ancora assegnato. Tra i quali anche quelli del bacino prefettizio, ormai stabilizzati. «Avremmo preferito – commenta Leonardi – che ci fosse un soggetto definito prima di cominciare con le trattative, perché sarebbe stato necessario partire tutti dallo stesso livello». Oltre alle criticità derivanti dalla mancanza di un soggetto definito con cui intavolare le trattative, «non esiste un elenco dei dipendenti di cui le aziende entranti possono prendere visione», incalza Leonardi. 

«Domani individueremo il personale da distribuire nelle tre zone – replica al nostro giornale Cantarella – il fatto che non ci sia ancora un affidatario non ha alcuna importanza, perché dopo Dusty, se ci sarà qualcun altro, dovrà comunque attenersi alla clausola sociale prevista dal bando». In ballo c’è la distribuzione degli operatori ecologici nei lotti Sud, Nord e Centro. Al momento, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella di affidare il servizio in proroga (ancora) a Dusty. «Stiamo lavorando – afferma l’assessore – ed entro la prossima settimana si riunirà il collegio di difesa del Comune per valutare la fattibilità» di quella che resta sempre una soluzione tampone che ricalca quelle portate avanti da tre anni a questa parte. E la cui accettazione, da parte della ditta amministrata da Rossella Pezzino de Geronimo, si configura come una scelta obbligata derivante dalla natura essenziale del servizio. Ma non senza interrogativi. In particolare sulle modalità della proroga in funzione del nuovo appalto. Ovvero: se continuare ad applicare le regole dell’appalto ponte (quello che ha regolato i rapporti tra amministrazione comunale e ditta dei rifiuti negli ultimi anni) oppure il nuovo con riferimento al solo lotto Centro. «Il servizio, però – critica Leonardi – non può essere fornito a pezzi». 

Una circostanza che preoccupa i sindacati, perché «soprattutto per i lavoratori non ancora stabilizzati – rincara la dose Leonardi – serve un attore credibile e non un interlocutore con un affidamento temporaneo con il quale, al contrario, sarebbe difficile raggiungere una quadra». Intanto Dusty sarà titolare del servizio solo fino al 31 ottobre. Termine, quest’ultimo, entro cui il Comune dovrà decidere modalità e durata della probabile proroga. Secondo quanto appreso da questa testata, però, la partita si giocherà fino agli sgoccioli. In merito al trasferimento dei lavoratori da Dusty alle altre ditte, poi, solo un terzo degli operatori rimarrà in organico a quella uscente, il resto verrà trasferito sotto la direzione delle nuove aggiudicatarie. 

Tra incontri disertati e richieste di nuove convocazioni, il rischio che il servizio parta senza il raggiungimento di un accordo che vada bene ai sindacati, diventa più concreto. «Le due aziende aggiudicatarie dovrebbero cominciare fra dieci giorni – dice Leonardi – ma rispetto a questo, al momento brancolo nel buio: ci sono troppe incognite». L’assessore Cantarella, però, assicura che il servizio partirà entro e non oltre l’1 novembre, a prescindere dalla chiusura delle trattative. «Perché, per legge, non può che essere così».

Gabriele Patti

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