Rifiuti, Srr Catania Nord prepara le gare d’ambito Due lotti per undici Comuni: appalto da 86 milioni

Dopo la localizzazione degli impianti, quella delle gare per la raccolta. La Srr Catania Nord fa un passo avanti nella pianificazione della gestione dei rifiuti nei 15 centri dell’area settentrionale della provincia. La società di regolamentazione, dopo avere ottenuto l’approvazione del piano d’ambito, si accinge a trasmettere all’Urega gli incartamenti per indire le procedure per gli appalti settennali. Interessati undici Comuni, ovvero quelli in cui la gara pluriennale non è stata già svolta dai singoli enti locali costituitisi come Aro. Questo è il caso di Acireale, Bronte, Giarre e Riposto. 

In totale si tratta di un servizio del valore di oltre 86 milioni di euro. I vertici della Srr, presieduta dal sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi, hanno diviso i Comuni in due lotti: nel primo, il cui valore complessivo nei sette anni è di oltre 39,6 milioni di euro, rientrano Mascali, Fiumefreddo, Santa Venerina, Calatabiano, Linguaglossa e Piedimonte; nel secondo, che supera i 46,6 milioni, Adrano, Randazzo, Maletto, Maniace e Castiglione. Nei bilanci comunali, il servizio peserà di più ad Adrano, dove l’ente dovrà ogni anno mettere una posta di 3,6 milioni. Sopra il milione sia Mascali, Randazzo e Fiumefreddo. Appena sotto invece Santa Venerina. A spendere meno, per via dell’estensione del territorio più ristretta e del numero di abitanti più basso, sarà Maniace con poco più di 426mila euro all’anno. 

Dalle gare d’appalto dovranno così uscire le imprese che si occuperanno di più Comuni. Una prospettiva questa che in linea di principio, ed è questo che anche l’assessorato regionale guidato da Alberto Pierobon spesa possa verificarsi, dovrebbe attuare una selezione a monte dei pretendenti. Tagliando fuori le società meno strutturate, in un settore dove la criminalità organizzata ha più volte dato prova di riuscire a infiltrarsi, condizionando la qualità dei servizi resi ai cittadini e lucrando sulle casse pubbliche. Al momento non è chiaro, ma la volontà di verificarne la possibilità da parte della Srr c’è, se anche i quattro Comuni che hanno già appaltato il servizio pluriennale potranno passare alla gestione d’ambito nel caso in cui questa garantisse condizioni migliori per l’ente.

A fronte di ciò resta un punto di domanda: cosa ne sarebbe di questi passi avanti nel caso in cui all’Ars la riforma del settore rifiuti tornasse al centro dell’attenzione dei deputati e venisse approvata? Il ddl, attualmente impantanato a sala d’Ercole, prevede infatti il superamento delle Srr, al posto delle quali subentrerebbero le Ada, con ambiti che coinciderebbero geograficamente con le nove province.

Simone Olivelli

Recent Posts

Strage sul lavoro a Casteldaccia, parla operaio sopravvissuto: «Sentito i colleghi gridare»

«All'improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l'allarme. Mi sento…

3 ore ago

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la…

3 ore ago

Strage Casteldaccia, i cinque operai morti uno dietro l’altro calandosi nel tombino

Sarebbero morti uno dietro l'altro i cinque operai, calandosi in un tombino dell'impianto fognario. È…

4 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

5 ore ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

6 ore ago

La mamma di Denise Pipitone ha trovato cimici funzionanti in casa: «Sono dello Stato o di privati?»

«Sapete cosa sono? Scrivetelo nei commenti, vediamo chi indovina». È con una sorta di indovinello…

6 ore ago