«Non è più possibile accettare le attuali ridicole percentuali di raccolta differenziata e per questo è necessario diffondere la cultura del riciclo e del riuso». Lo hanno dichiarato i consiglieri comunali di maggioranza Salvatore Arcidiacono, Niccolò Notarbartolo, Ersilia Saverino, Antonino Vullo e Giuseppe Catalano, che hanno presentato ieri pomeriggio in Aula un ordine del giorno per sollecitare l’amministrazione comunale catanese sul tema di una migliore gestione dei rifiuti. «La differenziazione è l’unico strumento grazie al quale il rifiuto smette di essere un problema per diventare una risorsa, in una delle città italiane con le percentuali più alte di spazzatura pro-capite, e con percentuali limitatissime (ferme al 9 per cento, ndr)», continuano i consiglieri comunali in una nota. Che ipotizzano anche come poter reperire le risorse necessarie. «Da quanto riferito in commissione Bilancio dall’assessore all’Ecologia Saro D’Agata, l’amministrazione comunale può contare su circa un milione e mezzo di euro, frutto del risparmio derivante dal minor costo del servizio rifiuti per l’anno 2013 concludono gli esponenti di maggioranza Risorse con cui il Comune può e deve promuovere una corretta cultura del rifiuto e ricercare concretamente l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata».
Per questo i cinque politici propongono temi già ribaditi da anni dalle associazioni ambientaliste come Rifiuti zero, anche in recenti proposte all’amministrazione. «Aumentare gli incentivi per i cittadini virtuosi che praticano la raccolta differenziata, attivare sportelli informativi per i cittadini e isole ecologiche in ogni municipalità, a partire da quella di via Generale Ameglio, avviare in via sperimentale la raccolta differenziata porta a porta nelle zone di Catania in cui il servizio è gestito direttamente dal Comune, realizzare un capillare controllo del territorio anche attraverso la stipula di convenzioni e patti di collaborazione con esperienze di cittadinanza attiva», sono le principali iniziative proposte dai cinque consiglieri comunali di maggioranza. tutto questo «In attesa della scadenza dell’attuale contratto d’appalto», che scadrà nel 2016.
La proposta, presentata in aula nella seduta del 10 giugno riguardante i regolamenti su Tari, Tasi e Imu, non è stata approvata. L’atto principale è invece stato approvato con 24 consiglieri presenti, in prosecuzione della seduta del 9 giugno.
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